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L'ascensore
Data: 03/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed
... squadra della ditta di ascensori sarebbe arrivata non prima di mezz’ora. Adim sembrava sempre più agitato, e scoprimmo che soffriva un pò di claustrofobia. Il Signor Luigi cercava di tranquillizzarlo, e si toccava spesso il pacco che sembrava lievitare nel pantaloncino attillato. La luce tenue e il caldo crearono una situazione un pò ambigua, molto da dark room. Il Signor Luigi aveva la maglietta aperta lasciando intravedere il petto muscoloso e villoso, e scendendo verso il pacco vidi che il cazzo oramai era duro, e la sua forma si stagliava sul lato sinistro del pantaloncino. In tutto ciò Adim cominciò a lamentarsi nella sua lingua con le mani sul volto, con un aumento della sua paura nello stare li dentro. “Come facciamo a farlo calmare?” disse il Signor Lugi “Dobbiamo distrarlo e fargli pensare ad altro” dissi io. Il Signor Luigi non perse tempo e avvicinandosi a me mi schiaffo il suo pacco sul viso. Il cazzo era duro e caldo, e lo strusciava insistentemente sulle mie labbra. Non resistetti a lungo e tirai fuori la lingua. “Adim guardami” disse il Signor Luigi “guarda qui così ti passa la paura” Adim sembrava non sentirci così Luigi gli tolse le mani dal viso. Quando ci vide Adim rimase stupito, io in ginocchio che tiravo fuori il cazzo duro dai pantaloncini di Luigi. Senza perdere tempo me lo struscia sulle labbra, fino a quando Luigi non lo spinse a forza nella mia bocca. “Ah si cazzo” sospirò appena lo presi tutto in bocca “non sai da quanto aspettavo ...
... questo momento” mise le mani sulla mia testa e cominciò a scoparmi la bocca. Adim rimaneva nel suo angolo a guardarci e si svegliò dal suo terpore solo quando la voce del condomino di fuori ci chiese se andasse tutto bene. “Tutto bene tranquillo” disse Luigi facendomi segno di fare silenzio “un ragazzo è un pò agitato ma si sta tranquillizzando”. Luigi fece l’occhiolino ad Adim e ricominciò a scoparmi la bocca. Non riuscivo a credere alle dimensioni e alla resistenza di quel cazzo. Lo tiravo fuori e guardavo quella cappella gonfia che Luigi mi sbatteva piano sul viso. Con la coda dell’occhio vidi Adim che si toccava la patta, che con la poca luce sembrava leggermente gonfia. Allungai la mano per toccarlo ma si scansò. Luigi se ne accorse e cacciando fuori il cazzo dalla mia bocca si rivolse al ragazzo. “Dai non fare il vergognoso. Tirati fuori il cazzo e dallo a questa puttanella vogliosa”. Adim sembrava titubare, così mi avvicinai e gli calai i pantaloncini in un colpo solo. Mi ritrovai davanti al viso un bel cazzo barzotto, scuro e con una folta peluria nera. Lo presi in mano e me lo misi in bocca ancora mezzo moscio. Adim fece un piccolo sospiro e si appoggiò con le spalle alla parete, mentre il suo cazzo diventava sempre più grosso nella mia bocca. Luigi si avvicinò a noi, si posizionò vicino ad Adim e mi porse il cazzo. Li prendevo uno alla volta, leccando e succhiando senza sosta, fino a quando Luigi non provò a farli entrare entrambi nella mia bocca. Era impossibile ...