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L'ascensore
Data: 03/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed
... prenderli insieme, così tornai a succhiare e masturbare. Il condomino intanto da fuori continuava a chiedere se andasse tutto bene, e Luigi lo liquidava sempre con frasi breve. Lo vidi inumidirsi il dico e passare la mano dietro al culo di Adim, che subito si irrigidì sentendo il buco violato. A quanto apre Luigi riuscì ad entrare abbastanza facilmente, visto che Adim cominciò a fare piccoli versi di piacere, che ben presto divennero veri e propri versi che Luigi fu costretto a smorzare mettendogli una mano sulla bocca. Il lavoro di culo ebbe i suoi risultati visto che Adim inarcò il bacino riversandomi tutta la sua sborra dritta in bocca. Quella che non riuscii a bere colò per terra, mentre Adim tirava fuori il suo cazzo stremato dal piacere. “Ora tocca a me” Luigi prese Adim e lo fece inginocchiare. Il ragazzo non fece in tempo a capire cosa stesse accadendo che Luigi cominciò a menarsi il cazzo davanti alle nostre facce, mentre sei abbondanti schizzi di sborra ci imbrattarono a entrambi. Ripulii il cazzo che Luigi mi porgeva riprendendolo in bocca, mentre Adim si puliva in tutta fretta. Dopo sserci ricomposti passarono alcuni minuti e tornò l’elettricità. Arrivati all’ultimo piano Adim schizzo fuori dall’ascensore senza neanche guardarci in faccia. Il Signor Luigi mi sorrise dicendo che sarebbe sceso a piedi, ma che presto mi avrebbe scritto per rivederci ancora. Rimasto da solo andai per premere il numero del mio piano ma l’ascensore si mosse prima. Non so come ma ...
... qualcuno lo aveva chiamato prima di me, e mi ritrovai così al pian terreno. Le porte si aprirono e vidi il condomino che aveva chiamato il servizio ascensori con due uomini, uno sulla cinquantina e uno più giovane, forse sui trenta. Mi chiese se andasse tutto bene e il problema che avevamo riscontrato. Mentre l’operaio più anziano parlava con il condomino il ragazzo più giovane ispezionò l’abitacolo, e mi accorsi che stava fissando le macchie di sborra per terra. Alzò gli occhi verso di me e guardandomi mi accorsi che anche la mia maglietta aveva una macchia evidente. La voce dell’operaio anziano mi fece sobbalzare “Vedi se è tutto in ordine nella cabina del motore, io intanto mi occupo di un’altra faccenda” disse rivolto al ragazzo. “Ok. Accompagno su il ragazzo e vedo”. Chiuse le porte e mi chiese a che piano andassi. Spinsi il pulsante e rimasi in silenzio. “Sbaglio o qui dentro c’è puzza di sborra” disse il ragazzo guardandomi. Io rimasi in silenzio guardando dritto davanti a me “e secondo me anche te puzzi un pò di sborra” dicendo così si avvicinò alla mia maglietta e la odorò, salì verso le mie labbra e annusò anche quelle. “Non mi sbaglio, è proprio sperma. Ti va di venire con me a controllare la sala del motore?” dicendo così mi prese la mano e se la portò sulla patta dei pantaloni. Arrivati al mio piano lui premette il pulsante per l’ultimo piano, strusciando sempre più forte la mia mano sul suo pacco oramai gonfio. Arrivati all’ultimo piano salimmo una rampa di scale ...