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Sarde a Miami I - Benvenute a Miami
Data: 07/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Orlando
... attimo ad agguantarla, Laura urlò quando si sentì afferrare con prepotenza i suoi bei capelli neri. Improvvisamente il suo indomito temperamento da guerriera sarda venne fuori e piazzò un poderoso calcio tra le palle dell'agente più anziano. -*¿Qué?*-l'agente più giovane fu sorpreso dal coraggio di Laura e capì che bisognava immediatamente piegare questo suo brutto carattere. La strinse ancora più forte per i capelli e la trascino verso i cessi, ma Laura oppose una strenua resistenza che fu mitigata in parte quando l'agente fece sbattere la sua faccia malamente contro la porta della cabina del wc in cui voleva che lei entrasse. Laura scoprì con orrore che quel cesso pieno di merda era quello usato da lei precedentemente, si era scordata di pigiare il tasto per pulire lo scarico. L'agente era forzuto ma Laura pareva avere una energia ed una resistenza incredibile. Lui non riuscì a spingere la testa della donna nel water, quando per fortuna l'altro agente aeroportuale arrivò ancora un po' dolorante e lo aiutò. Laura sentì il fetore ammorbante dei suoi stronzi avvicinarsi sempre più, volle tanto resistere, reagire a quell'umiliazione ma ora erano in due contro di lei. Due erano troppi e troppo forti. Laura non ce la fece, si piegò. Il suo viso dal trucco curato si abbassò e si lordo di merda. Laura fu vinta e sconfitta. E se c'era un piccolo barlume di orgoglio venne lavato via dall'acqua dello scarico... *Wooooossshh* ######################### Era passata ormai un'ora da ...
... quando Valeria fu condotta negli uffici dell'agenzia aeroportuale, fu portata in una stanza spoglia con all'interno solo un tavolo, alcune sedie, il distributore dell'acqua, delle minacciose videocamere di sorveglianza rivolte proprio verso di lei e un grosso finestrone che dava sul corridoio. Le indicarono il tavolo al centro della stanza, Valeria non capì finché un ispettore doganale di colore, l'ispettore La Rua, la fece bruscamente piegare sul tavolo a 90 gradi facendole sbattere il petto contro la superficie. L'uomo le tenne la faccia spremuta contro il tavolo con una delle sue grandi mani scure, Valeria aveva le chiappe rivolte verso la finestra del corridoio mentre sentì le sue ginocchia tremare per la paura. -*Sta davvero succedendo tutto questo?*- pensò Valeria. Non trovò spiegazione per questa bellissima esperienza lavorativa tramutata in un incubo. -*Se Salinas scopre tutto questo? Perderò questo lavoro?*- Fu in quel preciso istante che i suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo di Laura. Era stata trascinata, presa per i capelli per tenerla chinata a forza in avanti con il viso insozzato dal trucco completamente sfatto ed i capelli bagnati dall’acqua sudicia dello scarico del cesso. Ha dovuto attraversare gli enormi padiglioni dell'aeroporto in queste condizioni penose. Valeria notò anche la sua gonna mezza strappata lacerata dietro proprio all'altezza delle mutande. Piazzarono anche lei sul tavolo esattamente come Valeria che si accorse subito di quanto Laura ...