1. La professoressa Francesca in settimana bianca


    Data: 04/10/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... sussurrato lei, riduzzando - Mica ti vergogni? E io sono anche un po' brilla... Non mi imbarazzi, sai... Tu si?� Piero aveva continuato a rimanere in silenzio e a sorriderle. Evidentemente, lui, non voleva fare nulla. Era abituato a non chiedere e a far lavorare la donna, la femmina. �Mmm � aveva allora sospirato lei � mi sembra di capire che sei proprio viziato, tu!� Come risposta lui aveva iniziato a ridacchiare, in silenzio. Era però felice che lei aveva capito. �Devo fare tutto io, vero? - aveva allora borbottato lei, sempre più eccitata ed iniziando ad ansimare � Ti piace far lavorare la donna, vero? Va bene, va bene...�Francesca aveva quindi iniziato ad armeggiare con la cintura e con i bottoncini dei jeans dell'uomo. Lui non si era opposto e, anzi, oltre a guardarla divertito, l'aveva facilitata con un sensualissimo movimento del bacino. Era diventato serio quando però lei, superate tutte le difficoltà, aveva iniziato faticosamente ad abbassargli i calzoni. E soprattutto quando lei a finalmente aveva completato l'opera. Gli erano rimasti addosso solo gli slip... Azzurri, non nascondevano nulla, soprattutto le enormi dimensioni del suo uccello. �Oh, Piero... � aveva cacciato lei un gridolino di piacere mescolato ad eccitazione � Guarda! Guarda come sei ridotto! Ce l'hai duro come il marmo. E quanta voglia hai... Posso aiutarti, se lo vuoi...� Lui aveva perseverato nel suo silenzio. �Uffa, Piero! - si era allora lei spazientita - Dimmi, come vuoi che ti aiuti? Cosa ti ...
    ... piace di più, vero? Insomma... Cosa vuoi che ti faccia? Sei proprio... pronto! E sei anche... Ehm, sì, si vede... Sei proprio pieno, pieno...� Lo aveva accarezzato, sopra gli slip. Lui si era stiracchiato. Francesca con le unghie intanto aveva catturato l'elastichino degli slip. Voleva levarglieli, subito, e non vedeva l'ora di gustarsi finalmente la visione di quel bellissimo uccellone.�Mmm, tesoro, insomma! - aveva sospirato ancora una volta lei, piano piano � Vuoi che ti faccio venire? Sì, insomma, vuoi che ti faccia schizzare tutta la sborra che hai? Vero? Uffa! Parla! Dimmelo, ti prego!� Ma Piero la voleva ancora più sottomessa. E umiliata. E aveva perseverato nel suo silenzio. �Vuoi la mia mano? Devo farti una sega? - aveva insistito lei, fingendosi un po' offesa e imbronciata - � Il silenzio dell'uomo le aveva fatto capire che però lui non voleva godere nella sua mano, come un ragazzino. Voleva altro. �Mmm, ho capito, ho capito � aveva concluso lei � Vuoi un'altra cosa. Vuoi di più: la mia bocca. Come tutti voi maschiacci! Mi vuoi spruzzare tutto in bocca... Me la vuoi fare tutta dentro... Sei proprio un maialino! Vuoi tutto, così, la prima volta che ci ritroviamo soli. In macchina! Mi tratti come una teenager, non come una donna. Una donna che sta mettendo le corna al marito, poi...�Aveva fatto un lungo sospiro. Aveva socchiuso gli occhi e si era abbassata. Con le dita stava per sfilare gli slip all'uomo e si stava preparando a succhiargli l'uccello. Già pregustava, ...
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