1. 134 - Elena e il ritorno dal viaggio di nozze.


    Data: 08/10/2020, Categorie: Etero Incesti Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... no?��Si, insomma, abbastanza ecco�..��Solo abbastanza??? Uuummhhh, non mi sembri tanto contenta di come sono andare le cose. ��No, ma io sono contenta, ma insomma ecco, lui non ce l�ha grosso come lo vorrei io e allora�..�Patrizia, interruppe il discorso di Elena prima che le potesse dire effettivamente cosa era successo, che le raccontasse di Habib e di Nasser e così vidi mia suocera alzarsi in piedi e porgere le mani a Lucio, tirarlo verso l�alto invitandolo ad alzarsi in piedi, poi ���..�Elena, adesso ti faccio vedere una bella cosa�.�Entrambi erano di profilo, lei inginocchiata ai suoi piedi, con tutte e due le mani bisticciò con la cintura dei pantaloni dell�uomo. Infine riuscì ad aprire la fibbia e cominciò ad aprirglieli, quindi fece scorrere verso il basso la zip e i pantaloni caddero alle caviglie di Lucio, lui aiutandosi con i piedi si sfilò le scarpe e le spostò un poco più in là, quindi uscì con i piedi dai pantaloni ammucchiati e li scalciò via. Le dita della gran maiala e bagascia di mia suocera artigliarono i boxer del suo amante e tirandoli prima in avanti e poi abbassandoli portarono alla luce una mazza assolutamente incredibile. Io dopo Habib, avevo pensato che cazzi come quello non ne potessero più esistere in tutto il mondo e invece ora ne stavo vedendo uno che non temeva confronti. Guardai Elena, con entrambe le mani si era coperta gli occhi , fulminata dalla sorpresa e dal grande stupore. Io riuscii solo a dire��Minchia che minchia!!!!�Lucio possedeva ...
    ... veramente quello che di solito si chiama cazzo asinino! Da molle era già molto largo e parecchio lungo, la pelle che lo ricopriva totalmente era bianchissima, una grossa vena centrale in rilievo percorreva l�intera lunghezza dalla base fin sotto la cappella. La zoccola lo prese in mano e lo sollevò, vidi spuntare da sotto un paio di coglioni adeguati a tanto cazzo. La mano di Patrizia fece scorrere verso la base la pelle che ricopriva il glande mettendo alla luce una grossa susina rossa e gonfia. Gli imboccò la cappella e in pochi attimi il palo della luce fu duro come il marmo. Madonna che bestia!!!! Io pensavo che i cazzi oltre i trenta centimetri non esistessero e invece dovetti ricredermi. La baldracca di mia suocera, con il cazzone in bocca, girò le orbite degli occhi verso Elena e lei, la mia piccola sposa, come ipnotizzata si inginocchiò davanti al totem, vicinissima a sua madre che con estrema indifferenza se lo tolse dalla bocca e lo offrì a sua figlia affinché ne gustasse il sapore. Mi venne in mente in quel momento, la frase che spesso dicono i genitori ai figli: Per te ci siamo tolti il pane dalla bocca. Beh qui non si trattava di pane bensì di pene e che pene!!!!! Mi alzai in piedi e mi spogliai nudo, quindi mi avvicinai al trio e porsi il mio pisello a mia suocera. In effetti il mio era veramente solo un piccolo pisello in confronto a quella bestia immane!!! Patrizia, amava il cazzo in tutte le sue forme e così senza nemmeno farci caso me lo imboccò e lo ingoiò ...
«1...345...»