1. Love is in the air - encore paris (parte 2)


    Data: 08/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack

    ... che si stanno diradando filtra una luce quasi mistica.
    
    Ho il cuore pieno di gratitudine, mi emozionano ancora le cose piccole e insignificanti, come una luce particolare che taglia l’aria e rende i colori diversi. Quella luce sento di averla negli occhi e la vedo negli occhi di Sebastiano. Ho anche paura, paura che tutto questo finisca. E quando sono felice vorrei che non finisse mai.
    
    Saliamo al primo livello, poi al secondo e infine al terzo.
    
    Sul terrazzo panoramico ancora infradiciato dalla pioggia di prima guardiamo Parigi dall’alto, tutta sotto di noi, con la sua caratteristica architettura a stella.
    
    Piccola come un diorama, un plastico dove piccoli modellini d’auto si rincorrono senza sosta a una velocità impressionante mentre quassù a 324 metri d’altezza lo scorrere del tempo sembra più lento.
    
    Mentre ci incamminiamo verso gli ascensori per scendere in città, la visione delle indicazioni per le toilettes illumina di eccitazione gli occhi di entrambi.
    
    Entriamo nel bagno dei signori, ci chiudiamo dietro la porta a chiave.
    
    Neanche il tempo di farlo che ci ritroviamo a limonare selvaggiamente, come due adolescenti.
    
    Quanto bacia bene, che mani che ha, che bello che è.
    
    Questa volta sono io ad inginocchiarmi verso il suo cazzo e a cercarne di far sparire il più possibile dentro la mia bocca anche se la situazione completamente nuova mi provoca qualche conato.
    
    Seba è eccitatissimo, sembra che non riceva un pompino da anni ed io mi rifiuto di ...
    ... credere che sia così, bussano alla porta, risponde lui con un italianissimo “Occupato”.
    
    Non bussano più e Seba viene inavvertitamente inondandomi le fauci di sborra calda.
    
    “Scusami, non ce l’ho fatta a scansarmi prima…”
    
    “Chi ti ha detto di farlo? Hai una mentina?”
    
    Ridiamo entrambi, ci baciamo e ci risistemiamo.
    
    Un anziano signore tedesco per poco non viene colpito da infarto vedendo due uomini uscire manina nella manina dalla toilette dei signori e l’odore di ormoni maschili e di sperma lascia poco all’intuito di quello che può essere accaduto a 324 metri di altezza.
    
    Scendiamo finalmente, sempre più vicini fisicamente, incollati e non perchè l’ascensore fosse pieno. 
Nell’orecchio mi sussurra “Hai l’alito che sa di sborra” e io gli tocco il culo.
    
    Ridiamo ancora. Sto benissimo. Lasciatemi qui, non fatemi tornare a Milano.
    
    Al bar del primo piano ci fermiamo a ri-ammirare il panorama l’ultima volta prima di scendere. Sebastiano si siede a un tavolino e ordina due calici di champagne.
    
    “A che brindiamo?”
    
    “Beh, a noi. Mi sembra giusto no?”
    
    “Sì, a noi.”
    
    “Cin cin.”
    
    Lo sguardo di Sebastiano si fa improvvisamente triste.
    
    Chiedo spiegazioni e ottengo come risposta che questa complicità gli mancherà.
    
    Lui forse ha molto più chiaro di me che a Milano questa complicità non riusciremo più ad averla, nonostante a livello pratico non siamo nulla se non amici.
    
    Amici speciali (sì, credici...), ma sentimenti in campo sarebbe mendace dire di ...
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