1. Autostop da studente


    Data: 10/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Vampir2, Fonte: EroticiRacconti

    ... mondo! - Speriamo!- risposi- Mentre mi parlava Massimo si toccava il pene da sotto le mutande eccitandomi ancora di più. - Devi vedere che cazzo che ha Federico, disse Giuseppe a Massimo. Mentre diventai tutto rosso e nello stesso tempo fiero di tutti quei complimenti Massimo mi invitò a raggiungerlo sul lettino per guardare la rivista ed a mettermi in libertà visto il caldo che faceva … Mi tolsi la camicia ma rimasi titubante a togliermi anche i pantaloni perché sotto le mutande vi era un’erezione in corso. Massimo se ne accorse e mi tirò a se dicendomi che era normale alla mia età essere sempre arrapato, e che lui mi invidiava per questo. Quelle parole mi rilassarono e mi sdraiai vicino a lui, lo spazio era così stretto che praticamente stavamo attaccati. Potevo sentire tutto il calore di quel corpo grande il doppio del mio, le mie gambe snelle erano attaccate alle sue gambe pelose, quelle pagine hot e quell’odore che quasi dava alla nausea contribuivano ad eccitarmi come non mai. Massimo allungò la mano sul mio pene durissimo ed iniziò ad accarezzarlo, da sotto i boxer. Ci sapeva fare, alternava tocchi energici a carezze dolci, mi stava praticamente facendo impazzire! Visto che lo spazio a disposizione era veramente ridotto Massimo si girò su un lato ed ora avevo quasi la sua pancia sulla mia, la sua mano continuava a segarmi tanto che dovetti fermarla per non sborrare. Lui smise di toccarmi il pene ma non smise di accarezzarmi, la sua mano scendendo si insinuò tra le mie ...
    ... chiappe fino a sfiorarmi il buco del culo. Un brivido di piacere percosse tutto il mio corpo e Massimo accorgendosene si sentì più incoraggiato. Sentivo il suo respiro pesante sul collo, iniziò a baciarmi il collo mentre non smetteva di solleticarmi il buchetto. Il mio corpo non era più in grado di ribellarsi a quel momento così eccitante, mi ritrovai ad allungare il braccio e ad afferrare il suo pene che al tatto mi sembrava durissimo e molto grande. Il contatto attraverso le mutande non mi bastava più, lo presi in mano da sotto le mutande e da subito mi piacque stringerlo per sentire quanto fosse eccitato . Tutto questo senza girarmi ed a occhi chiusi per non interrompere l’incantesimo. Per un attimo Massimo allontanò la mano dal mio buchetto per riavvicinarla qualche secondo dopo per spalmarmi della crema. Avvertii un senso di freddo e di sollievo allo stesso tempo proprio sul buchetto, avevo capito le intenzioni di Massimo ma rimasi fermo ad aspettare, continuando a stringergli il cazzo sempre più duro. Massimo sfilò le mutande sia a me che a se stesso in modo da farmi sentire il suo cazzo direttamente sulla pelle del fondo schiena. Mi prese la mano e la portò nuovamente sul suo cazzo, capii che dipendeva tutto da me! Cercai di non pensare e di godere solo di quel momento, misi la cappella di Massimo di fronte al mio forellino, il contatto tra quelle due parti fu inaspettatamente eccitante, Massimo cercava di contenere la sua irruenza, aveva capito che stava ad un passo ...
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