1. 093 - Nonna Carlotta fa la maiala col nipote


    Data: 11/10/2020, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... battaglia. Io feci un passo in avanti e lei uno indietro, la parte sottostante delle sue natiche si appoggiò al bordo del tavolo e io la feci sdraiare all�indietro sulla dura superficie. Con le mani l�afferrai sotto le cosce e gliele sollevai in alto, avevo la sua figa lì parzialmente schiusa e luccicante di liquidi umorali. Mi abbassai e presi a leccargliela, lei mi sollevò dal compito di reggerle le gambe abbracciandosele da sola. La figa e il buco del culo sporgevano lievemente dal bordo del tavolo e io leccai, un po� qua e un po� là, quando smisi di leccare, tutto attorno alla bocca ero pieno di liquidi suoi. La mia nonnina mi prego di ficcarglielo dentro e io come un nipotino ubbidiente deve fare glielo ficcai. Le mie dimensioni notevoli avevano sempre creato delle difficoltà di penetrazione, specie con le giovani verginelle alle quali ero abituato. Con la nonna non fu così, il cazzo le scivolò dentro fino alla radice e io cominciai a sbatterla con forza, ad ogni colpo sbattevo contro le sue chiappe e si udiva un ciac, ciac, ciac� Anche la sua figa fradicia produceva qualche rumore strano, poi compresi che stava arrivando. Dentro di me ero euforico, stavo facendo godere la mia nonna, si, quella gran figa di mia nonna stava per venire con il ...
    ... grosso cazzo di suo nipote nella figa!! . Quando venne, non fu una normale venuta, fu una tempesta di urli e grida, fu una sconvolgente battaglia tra il suo bacino sobbalzante e il mio cazzo che la trivellava fortemente. Io ad un certo punto glielo sfilai e sborrai sulla sua pancia raggiungendo con i miei potenti getti persino le mammelle e anche oltre. Lei, anche se orfana di cazzo, continuava a muovere il bacino su e giù come se si fosse incantato qualche meccanismo interno. Poi di colpo si acquietò, il seno si sollevava ad ogni suo respiro, la nonna ansimava fortemente come un mantice, quindi poco per volta anche il respiro tornò regolare e finalmente lei ritornò nel mondo dei vivi. Mi guardò sorridendo con gli occhi velati ancora colmi del piacere appena provato. La presi per le mani e la feci sedere sul tavolo, quindi l�aiutai a scendere e abbracciati ci recammo in bagno.Questo è uno dei ricordi meravigliosi che ho di quelle giornate assolate d�estate a casa della nonna.Nel mio prossimo racconto vi narrerò di altre giornate con lei e con un mio cugino, figlio del fratello di mia mamma. Lui non è che sia proprio quello che si può chiamare un eterosessuale���� . Va beh, al prossimo racconto��Scrivete come sempre numerosi a: alexlaura2620@libero.it 
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