1. Il viaggio - parte seconda


    Data: 13/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... sono avvinghiate al mio corpo e mi affloscio quasi privo di sensi. Quando mi riprendo vedo che è stato tutto come un fermo immagine, lui è immobile dentro di me e quei minuti o forse solo secondi che sono passati, sono serviti a far scemare il dolore acuto e sento Marco che mi dice:
    
    - Sei bravo, proprio bravo, io non mi muovo, fallo tu quando ti senti pronto.
    
    L’immobilità ha attenuato il dolore e, come mi propone Marco, è necessario un test e accenno un lieve movimento dentro fuori. Il dolore c’è ancora ma è di preludio al piacere che mi inonda il cervello quando, consapevole di quello che sta accadendo, Marco inizia a pomparmi prima piano con le lunghe escursioni che la sua smisurata dotazione gli consentono, poi aumentando il ritmo.
    
    La posizione non mi consente di vedere il mio trapanatore e chiedo:
    
    - Marco voglio vederti
    
    - Ti accontento subito e sappi che ora che esco e dopo che rientro sentirai ancora un po’ di dolore.
    
    - Sono pronto, voglio vederti.
    
    Mi chiede, restando bordo letto, di cambiare la posizione da ginocchioni a quella di schiena con le gambe in aria. Detto fatto, si riappoggia con le ginocchia al letto, le mie gambe sulle sue spalle, un’abbondante spalmata di crema e si avvicina con il suo palo dritto. ...
    ... Anche questa seconda penetrazione è un colpo netto, la mia bocca è libera di emettere un ahi di dolore e le mie chiappe di stringersi.
    
    Nella posizione in cui mi trovo i suoi movimenti sono alquanto impediti dalle mie gambe che oppongono resistenza. Lui mi invita a rilassarmi e mi prende alle caviglie le gambe che non possono così più ostacolarlo. I suoi colpi ripetuti mi scuotono in un movimento alternativo, il mio cazzo a questo punto reclama le mie attenzioni, lo stringo come piace a me e comincio a segarmi. Dopo pochi colpi, rantoli di piacere anticipano gli schizzi di sborro che mi arrivano al collo mentre lui ululando come un coyote nella prateria si libera dentro di me. Sgonfiatosi esce da me e si distende al mio fianco.
    
    Quando ci riprendiamo dal torpore post coito, accarezzandomi mi chiede di telefonare a mia madre per rassicurarla che tutto va bene e chiederle il consenso di rientrare per l’ora di cena.
    
    Permesso accordato, possiamo ancora avere del tempo da stare in libertà a casa sua, gli monto così a cavalcioni e lo riempio di baci.
    
    Quando qualche minuto prima delle otto suono il citofono dai miei zii, in mano ho una busta della Mondadori con gli acquisti. In piazza Duomo e in libreria ci sono andato con Marco.
    
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