1. Nel regno di Dio


    Data: 08/12/2017, Categorie: Sentimentali Autore: senzaidentità, Fonte: EroticiRacconti

    ... scricchiolò alla pressione della mano nodosa del padrone. Dentro la donna non dormiva, accanto al camino e ad un ceppo ardente si scaldava il vecchio cuore coi capelli disciolti sulle spalle che le inargentavano le pieghe del collo a guisa di tante catenine. "Scusa l'ora e la compagnia." La salutò poggiando il mantello su di una sedia sgangherata. "Lei dovrà mangiare." Assentì la signora, ammirando l'ospite. "Io no, non intendo dare troppo disturbo. Suo marito mi ha fatto l'immenso favore di ospitarmi per la notte e mi accontento." "Non le ho chiesto spiegazioni. Sono onorata di averla qui." “Lei è generosa e queste son cose che contano nel regno di Dio.” Quella sera e le successive si consumarono zuppe e patate, patate e zuppe e viceversa per un anno. Non aveva mantenuto la promessa di ripartire e nessuno dei due anziani coniugi se la sentiva di rammentargliela. Anche perché al di fuori di lui la compagnia di cui disponevano era poca e mai varia. *** "Abbiamo una figlia." Prese a raccontare Liza durante una di quelle cene calme e allegre a modo loro. "Domani viene a trovarci coi miei tre nipotini." L'ospite volse al sarto quelle palle tonde dei suoi occhi. "Normalmente dove vive?" "Lontanuccio. È sarta pure lei ma il marito aveva già una bottega più bella e grande della mia. Così la proprietà l'ho venduta e ho acquistato questa villa." Spiegò allargando le braccia sulla povera sala di quella topaia e tutti ne risero. L'arrivo della figlia venne accompagnato dal chiasso dei ...
    ... suoi bambini e dalle gride dei messi il giorno dopo. Si annunciava una decapitazione e lo spettacolo era doppio dato che il re in persona avrebbe presieduto. Quindi tutti si apprestavano a correre coi loro abiti di festa per vedere una testa tagliata ed un monarca. "Tranne noi." Il viso della figlia, seduta in fronte a loro a gambe accavallate, s’illuminò di un leggero splendore alle parole del padre, nella penombra mattutina. "Lo vede come è buono mio padre? Lui non ha mai preso parte a quegli intrattenimenti macabri." "Noto il suo buon cuore in un'infinità di cose e terrò considerazione di questo." Asserì l'ospite inciampando nelle lunghe caviglie di lei. "Lei? Di che cosa? Ma tenga in considerazione di non cadere invece... Noi vecchi abbiamo fatto già tutti i nostri conti." “Senza l'oste.” Aggiunse il più frenetico dei bambini. Il nonno lo ignorò rimettendosi a scherzare con la mamma. “Non ci badare. A volte blatera di tener conto di questa e di quella cosa e di non dimenticare questa e quell'offesa ma in fondo è un buon vecchietto." "E ci fa compagnia." Miagolarono in coro la vecchia e la sua gatta tra le proteste dei bambini che invece curiosi, volevano esser portati ad assistere alla decapitazione. La loro presenza era ammessa a patto di venir accompagnati dagli adulti ma i genitori e i nonni ribadirono il rifiuto anche al momento di rimboccargli le coperte. *** In un tripudio di tromboni il condannato emerse all'alba con le guardie per esser condotto al ceppo lucido ...