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Nel regno di Dio
Data: 08/12/2017, Categorie: Sentimentali Autore: senzaidentità, Fonte: EroticiRacconti
... rimasto da una quercia sul quale aveva a perdere la testa. Il prato invaso dai begli abiti colorati dei cittadini appariva puntellato di fiori, le fragranze dei forni e le essenze delle nobili stordivano. Uno dei tre nipoti di Ross a colazione, sottrasse la collana di perle della madre dal mobile su cui era adagiata prima che la donna la indossasse e fuggì in strada. Si perse in quella folla di petali ed effluvi e per ritrovarlo la famiglia fu costretta ad assistere all'esecuzione. Dovettero restare tra le file l'intera durata del discorso del sovrano per non interrompere. Egli arrivò sull'armento e parlò della rettitudine del regno che si doveva a lui, dell'ordine e dell’onestà dei sudditi della quale si doveva ovviamente rendere merito alla sua Maestà. Non risparmiò di far notare al sacerdote il non aver officiato la sua parte troppo bene... Ed era certo che tutto questo compiacesse Dio perché Egli stesso lo aveva ordinato sovrano e quindi lo amava. "Questo affronto e questa serie di idiozie non le dimenticherò." Assicurò l'ospite all'orecchio del sarto alzando un dito. Ross gli diede un'occhiataccia e restò zitto il resto del tempo mentre quello sottovoce seguitava a cantilenare che certi obbrobri non saranno perdonati nel regno di Dio. Quando la testa rotolò via e la folla si disperse raggiunse il nipote fin dove aveva scorrazzato, per quasi due ore, tra i banchi del mercato e poi a fianco della Piana e di nuovo su Strada del Mercato, dietro alla roccia dove si era ...
... nascosto. "Ridammi le perle!" Lo sgridò la madre mostrando la mano alzata e aperta. "Eccole." "Un ladro che restituisce la refurtiva? Tu sei uno scemo." "Io non l'ho rubate le volevo in prestito." La mamma non gli suonò uno scappellotto solo per la presenza di una guardia intenta a ciondolarsi in sella al suo cavallo lì a fianco. "Ancora non ho capito che se ne fa un maschietto delle perle." Concluse rindossandole. "Voleva che gli corressi dietro, tonta." Sorrise il nonno. "Non mi piace che abbia visto un tale spettacolo - sussurrò l'ospite- ma i bambini sono curiosi e si devono perdonare sempre nel regno di Dio. Spero che anche tu, posso darti del tu ormai vero? Dicevo, spero che anche tu perdoni me di aver approfittato tanto della vostra cara ospitalità." "Non ho niente da perdonare mi sono offerto Ma... Amico mio davvero non sono mai riuscito a interpretare i tuoi discorsi. E se non hai dove andare non partire. Casa mia è..." Non lo lasciò terminare. "Domani parto sul serio, è il mio complemillenio." "Che cosa?" "Non chiedermi quanti millenni ho... Non li conto. Per voi umani è una sofferenza contare gli anni e figurati per me cosa vuol dire veder scorrere i millenni. Ma non conta non conta... Dimmi invece come posso ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me." "Ma insomma che vai dicendo?" Avevano ormai camminato fino alla casupola ed apparve l'anziana moglie del sarto. "Chiediamolo anche lei. Signora siccome mi avete mantenuto un anno intero ed io, a questo punto ...