1. Memorie intime - II - Il potere del sesso


    Data: 08/12/2017, Categorie: Etero Autore: Giulia1937

    ... pur cercando di consolarmi, impacciato e leggermente imbarazzato per la confidenza che mi ero presa. Ero ormai rassegnata, nella mia mente confusa le sue parole risuonavano come una minacciosa sentenza� Tutto sembrava crollarmi addosso, quando d�un tratto vidi qualcosa che mi diede un�ultima speranza: con la testa appoggiata alla sua spalla, aperti gli occhi notai un notevole rigonfiamento sotto la patta dei suoi pantaloni. Evidentemente, quella libertà che mie ro presa, il contatto del mio corpo contro il suo� Doveva averlo eccitato! Colsi la palla al balzo e, sempre piagnucolando, incominciai a strofinare il mio seno abbondante contro di lui cercando di spiarne la reazione. Dato che faceva finta di nulla tentai un secondo esperimento: come se niente fosse lasciai cadere la mia mano sulla sua coscia, proprio di fianco all�inguine. A questa mossa lo vidi arrossire, deglutire imbarazzato�Ora era lui a trovarsi in difficoltà! Insistetti: - Professore, la prego� - Dai, Giulia, ora basta� Te l�ho già spiegato� - ma ora la sua voce non era più credibile.. aveva perso tutta la sua fermezza, la sua sicurezza. - Ma.. come posso fare per farle cambiare idea� Ci sarà un modo!... � E piano piano spostai la mano fino a sfiorargli quel gonfiore che premeva da sotto la tela dei pantaloni. In un ultimo impeto di serietà il professore cercò di ricomporsi, e per liberarsi dalle mie grinfie fece per alzarsi, ma questo non fece che peggiorare la sua situazione perché mi ritrovai con la sua ...
    ... patta proprio di fronte al naso. - Professore, la prego� mi ascolti ancora un attimo.. Se ho trovato il coraggio di venirle a parlare è solo perché lei mi è sempre sembrato una persona buona, comprensiva� Io l�ho percepita da subito questa sua vicinanza� - il poveretto era molto imbarazzato, tuttavia ora non faceva più alcuna resistenza. Io, dal canto mio, continuavo questa mia sviolinata.. il suo pacco sempre ad una spanna dal mio viso, gli occhi puntati verso l�alto, verso i suoi. Fingendo di impedirgli di scappare allungai una mano per fermargli una gamba. Lo sentii tremare lievemente. - Cosa hai in mente? � un ultimo tentativo di liberarsi di me, ma senza convinzione - Io? Ma niente, professore!... Solo, io l�ho sempre saputo che lei è una persona giusta� che premia le persone meritevoli� - E lentamente le mie mani salirono verso la cintola. � Lo so� potrei fare di più� ma lei lo sa che di impegno ce ne metto molto, non è vero? Si limitò ad annuire� Io allora capii che potevo andare avanti. Con una mano scivolai sulla sua patta. Ce l�aveva durissimo! Glielo accarezzai attraverso la tela dei calzoni. - Professore � lo stuzzicai � non sa quanto ho desiderato questo momento! - Dici davvero? � era sorpreso, le parole gli uscivano strozzate. - Certo! � lentamente gli sbottonai i pantaloni. Aveva le mutande bianche, un bel bestione duro storto verso destra. Glielo accarezzai con dolcezza. � Quanto ho fantasticato su questo momento� ed ora�. Stava per scoppiare. Lo vedevo fremere, ...
«1234...»