1. Memorie intime - II - Il potere del sesso


    Data: 08/12/2017, Categorie: Etero Autore: Giulia1937

    ... non sapeva cosa fare� Si lasciava condurre verso il baratro in silenzio, teso come una corda di violino. Lentamente gli abbassai l�elastico delle mutande. Il suo cazzone era già bello duro, ricurvo verso l�alto, e le sue palle erano enormi, gonfie come una zampogna. La sua fronte si era imperlata di sudore, i suoi occhi seguivano con attenzione ogni più leggero movimento delle mie dita. Rimasi un attimo immobile, ad ammirare quel pezzo di carne duro come il marmo, già mezzo scappellato, di fronte ai miei occhi, poi allungai una mano. Aveva la pelle del prepuzio bollente. Gliela feci scivolare verso il basso così da liberare in tutta la sua grandezza una cappella rotonda, dalla sommità quasi appiattita. Era lucida, gonfia come un pomodoro: - E�� enorme!... � non era vero, ne avevo visti di più grossi, tuttavia sapevo che così facendo sarei riuscita a portarlo sempre più dalla mia parte - Ti piace? Eh..? Non gli risposi neppure, mi limitai a rivolgergli un�occhiata languida, poi abbassai la mia testa su quella prelibatezza, schiusi lievemente le labbra e me lo lasciai scivolare in bocca. Doveva essere davvero eccitato, perché era durissimo. La mia lingua si impastò di quel gusto leggermente salato e intenso di cazzo. Di cazzo sudato, dopo una giornata di lavoro. Mi piaceva un mondo. Ero particolarmente brava a succhiarlo, lo sapevo! Tutti i ragazzi venivano matti per i miei pompini! E se ero brava era solo perché succhiare i cazzi mi piaceva da impazzire! Ci mettevo� passione! ...
    ... Anche il prof sembrava soddisfatto. Pian piano prendeva confidenza: - Si, così� succhiamelo, così� Le sue parole erano un sussurro, tuttavia aveva ripreso quella sicurezza di sé che lo caratterizzava durante le lezioni. Nonostante un fisico mingherlino e l�spetto assolutamente ordinario, vestito in giacca e cravatta, con quel bel pisello dritto fuori dai pantaloni, devo dire che non era niente male! Avendo preso il comando della situazione, poi, mi sentivo già piuttosto eccitata� Volevo fargli vedere di cosa ero capace, che anche lui lo sapesse! A questo punto mi staccai per un attimo da quel bocconcino, lasciando che un filo di saliva si allungasse dalla cappella alle mie labbra, fino a spezzarsi cadendo sul pavimento. Velocemente mi sfilai la maglia dal collo, poi sciolsi il reggiseno. Dall�età di 14 anni avevo messo su una quarta che era la mia grande soddisfazione. Il prof sembrò incredibilmente colpito dal mio seno; forse, in tutti quegli anni non aveva mai immaginato che sotto quei maglioncini si celasse un così straordinario tesoro. Me ne accorsi immediatamente e, perfidamente, iniziai a massaggiarmelo. - Sei bellissima � sussurrò Io mi sollevai allora in piedi e mi sedetti sulla cattedra di fronte a lui. Ormai aveva capito di non avere più scampo. L�avevo incastrato, era mio! Si buttò con il suo bel faccino sbarbato a capofitto sulle mie tette. Me le agguantò con foga, stropicciandomele, leccandomele. Era davvero su di giri! Chissà da quanto non gli capitavano sotto ...
«1...3456»