1. Gira la bottiglia..


    Data: 15/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bsx_930, Fonte: Annunci69

    ... sulla cattedra continuando a baciarmi, le sue labbra erano spettacolari, così morbide, e non potei resistere, lo attirai a me e morsi il suo labbro.
    
    Anche lui mi attirò a se per far si che questa piccola estasi continuasse.
    
    Gli scostai il volto e passai a baciargli il collo.
    
    Era liscio come il volto, molto liscio, sembrava che non avesse ancora barba.
    
    Dai baci passai a mordicchiarlo, fino a che la passione non ebbe il sopravvento.
    
    Avevo la sua carne nella bocca e con la lingua mi divertivo a massaggiarla.
    
    “Fermo così mi lasci il segno”. Disse. “Poi che dico ai miei?”. Continuò con voce leggermente soffusa per l'eccitazione.
    
    “Digli che un vampiro ti ha trascinato al lato oscuro”. Dissi io staccandomi pochi istanti.
    
    Lui mi spinse via con una mano e mi costrinse a distendermi sulla cattedra fredda.
    
    “È gelata”. Dissi incarnando la schiena.
    
    “Tra poco sarà riscaldata dal calore dei nostri splendidi corpi uniti all'unisono”.
    
    Io ero disteso con le gambe penzoloni e lui era sopra il mio busto con la sua testa e stava leccando dalla mia bocca fino all'ombelico, arrivando ai pantaloni.
    
    Sentì la sua lingua staccarsi pochi istanti e poi poggiarsi nuovamente sul mio corpo.
    
    Aveva sganciato i pantaloni, li aveva abbassati e ora si preparava a farlo alle mutande.
    
    Il mio pacco era già in subbuglio, erano mesi che non gli davo sfogo seriamente, porno e seghe non facevano per lui.
    
    Abbassò le mutande lentamente, fino a che le fece cadere sui ...
    ... pantaloni.
    
    Alzai un po' la testa per vedere.
    
    Tirò su la testa e sorrise.
    
    “Prima non avevo sentito male”. Disse.
    
    Lo prese in mano ed un tremore mi percorse tutto.
    
    Ad un tratto sentì la punta della sua lingua toccarmi la punta della cappella.
    
    Due calori differenti messi a confronto.
    
    Il mio, il calore di un eccitazione ed il suo, il calore di una passione.
    
    Dalla lingua passò a tutta la bocca. Cominciò a farmi un vero e proprio pompino, uno di quelli che non si dimenticano.
    
    Chiusi gli occhi e allungai la mano nella ricerca dei suoi lunghi capelli castani, ma trovai la sua mano che si intrecciò alla mia.
    
    Il mio respiro era accelerato, il mio cuore batteva fortissimo, e la mia testa si faceva le più immaginabili fantasie.
    
    Ci vedevo distesi su un letto dalle lenzuola rosse completamente nudi, con lui accanto a me, una mano sulle sue sode e bianche natiche e l'altra sul suo volto, con lui che mi attirava a se come se fossi la sua unica fonte di vita.
    
    Da quelle mie fantasie uscì quando sentì un sensazione nel basso ventre. Stavo per venire.
    
    “Spostati vengo”. Dissi e lui si scansò facendomi una sega.
    
    Dopo pochi istanti il mio orgasmo finì a terra e sul braccio di lui.
    
    Ero li disteso su quella cattedra oramai calda e lui cercava di pulirmi come poteva. Quando mi toccò la cappella con il dito gemetti dal piacere, lui se ne accorse e continuò.
    
    “Fermati”. Lo implorai.
    
    Ma non lo fece, ero li che godevo e mi contorcevo su quel tavolo.
    
    Dopo poco ...
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