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Gira la bottiglia..
Data: 15/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bsx_930
... smise, i miei orgasmi erano finiti. Ripulì la cappella con la bocca e poi passò quel che aveva preso con un bacio nelle mie labbra. Si pulì il braccio con dei fazzoletti trovati in un cassetto e riprese a baciarmi. “Ora tocca a me”. Dissi abbassandomi. “No”. Mi fermò lui. “Non ora, quando ci rivedremo”. Disse lui baciandomi. Rimasi un po' perplesso. “Ma non ti..”. Non finì la frase che avevo nuovamente la sua lingua in bocca. “Voglio goderti fino in fondo, un passo alla volta”. Aggiunse. Io sorrisi. “Quindi questa volta non posso ne vederlo ne toccarlo”. Dissi. “Be' toccarlo si, ma non vederlo”. Allargai leggermente la sua cintura e feci entrare la mia mano nelle sue mutande. Aveva un bel cazzone, ora mi spiego i pantaloni di due taglie più grandi. Cominciai a tirargli una sega, le sue labbra erano contro le mie e ogni tanto facevano capolino le nostre lingue. Ad un tratto sentì il suo addome farsi rigido, mi scostò e tirò velocemente fuori il cazzo. Venne pochi istanti dopo averlo tirato fuori sulla cattedra. Aveva una cappella meravigliosa, era rosa violacea, molto grossa, e l'asta era grossa sotto la cappella e andava a stringersi leggermente verso la base, era anche bella grossa. Si pulì e lo rimise dentro. Pulimmo la cattedra e riprendemmo a baciarci. Dopo un po' il freddo della stanza si fece spazio, e ci rimettemmo le maglie. Continuammo a baciarci, parlare ed abbracciarci per un paio di ore. Quando ...
... alle sei e mezza vedemmo spuntare il sole ci alzammo dal nostro giaciglio e uscimmo dalla classe, ci dirigemmo verso le macchinette del caffè e prendemmo due cioccolate calde. Continuammo a parlare per tutto il tempo che bevemmo le cioccolate. Poi quando erano le sette e dieci ci salutammo scambiandoci i numeri e i contatti di Facebook. Lo guardai andare via e arrivare i prof che dovevano comunque mettere il servizio. Tornai verso l'aula dove il gioco aveva preso piede, e aprendo la porta trovai solo Giulio seduto alla cattedra con la bottiglia di vodka e uno shottino in mano. Mi guardò, aveva lo sguardo stanco e gli occhi rossi. “Te lo sei scopato?”. Chiese buttando giù la vodka. “No”. Mentì. “Dove siete stati allora”. “Sopra, nella seconda D”. Si fece un' altro shot. “Sono le sette del mattino, metti via quella vodka”. Dissi dirigendomi verso di lui. “Mi sembra che nel primo nostro incontro la vodka ci fece perdere inibizioni no?”. Disse lui versando altri due shot. “Se non te lo sei scopato dimostramelo bevendo questo shot e dicendomi che c'è ancora qualcosa tra di noi”. Ci eravamo lasciati due mesi prima per la sua gelosia, se un ragazzo o una ragazza mi guardavano lui scattava. Presi lo shot, lo bevvi e guardai Giulio negli occhi. “È finita due mesi fa Giulio, e non tornerà mai come prima”. Lui batté un pugno sul tavolo e si alzò di scatto. “NO!”. Disse in lacrime. “Giulio, tu mi ami, e io no, tu provi a risalire il ...