Una dolce sorpresa nel momento dell'amaro - Racconti Erotici

Una dolce sorpresa nel momento dell'amaro

... per approfondire la conoscenza. Dopo queste due ore insieme sono già dispiaciuto per il momento in cui andrete a casa.

-Vuoi mandarci via?!

Dice ridendo rumorosamente.

-Macché! Vi terrei a dormire qua per quanto siete piacevoli.

Filippo sorride con malizia, abbassa per un secondo lo sguardo verso la tovaglia, poi mi guarda sorreggendosi il mento con le mani.

-Ci rimarrei volentieri a dormire qua, in particolare mi piacerebbe dormire con Anna.

-Come?

-Anna è molto bella Michele, da quando ci siamo incontrati mi sento attratto da lei. Ne ho parlato anche con Roberta, anche a lei piace molto. E le piaci molto anche tu.

Sono spiazzato, dalla naturalezza con cui ne ha parlato e dal piacere che sto provando immaginandolo a letto con Anna.

-Sono stato troppo diretto?

-No, no… sono sorpreso, certo, ma non di primo pelo.

Sorrido.

-Quindi se ho capito bene mi stai proponendo uno scambio.

-Esatto, ma non nello stesso letto.

-E Roberta è d'accordo?

-Credo ti voglia quanto io voglio Anna.

-Lo fate spesso?

-Quando ci va, lo decidiamo sempre insieme.

-Scusa ancora la mia sorpresa, come ti dicevo è capitato anche a noi di condividere il letto con altre persone, ma è sempre stato spontaneo, non deciso a tavolino.

-Non c'è bisogno di scusarsi, pensa però che l'attrazione che proviamo per voi è nata in maniera spontanea. Ti ricordo anche che il tuo giudizio su di noi era positivo prima che ti proponessi questa cosa, non siamo ...

... cattive persone.

-Filo non mi sfiora minimamente l'idea che siate cattive persone, anzi penso a quanto sia solido e sincero il vostro rapporto.

-Ci tengo a sottolineare che non ho mai fatto nulla con Anna, se tu non mi darai l'ok io smetterò anche di guardarla.

Mi sento disteso, tranquillo. Sorrido.

-Mi eccita pensarvi insieme, mi hai fatto capire che saprai soddisfarla perché la vuoi davvero.

-Grande!

Verso un altro bicchiere e brindiamo, dalla cucina non sento più arrivare il rumore di stoviglie. Filippo nota che la mia attenzione è rivolta verso l'altra stanza.

-Vuoi vedere cosa sta succedendo in cucina Michele?

-Sì.

-Togliti le scarpe e avvicinati con cautela, non farti sentire.

Eseguo all'istante, sento crescere impetuoso l'uccello nelle mutande. Mi appoggio al muro e striscio verso la porta, quello che vedo mi fa pensare al paradiso. Anna è seduta sul lavello con le gambe aperte, nuda dalla vita in giù. Roberta è piegata sopra le sue grandi labbra, ha la parte superiore del vestito abbassata, le grosse tette ballonzolano allegramente. Gli occhi della mia compagna sono fissi verso il soffitto, si morde il labbro trattenendo il rumore del suo piacere. Mi prendo il cazzo in mano e inizio a toccarmi, poi mi ricordo dell'ospite e torno in sala. Filippo ride sotto i baffi.

-Dal tuo sguardo mi pare di capire che Roberta ha avuto l'assenso di Anna.

-Direi proprio di sì. Come funziona adesso?

-Semplice, adesso sappiamo tutti quello che ...