1. La cara sorellina


    Data: 15/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: cyberschiavo, Fonte: Annunci69

    ... chiaro.
    
    “Dove ci mettiamo?- disse quasi spingendo Roberto”. “Vieni, ci possiamo stendere qua - disse lui”
    
    Si spostarono di una decina di metri dove l’erba era più soffice e la fece distendere a gambe aperte: si mise subito a sgrillettarsi ed aprirsi le labbra della vagina fino ad introdursi dentro due dita.
    
    Si potevano notare già gli umori che cominciavano a scendergli tra le gambe; la troia era già venuta dal piacere di prima.
    
    Roberto tenendogli le gambe la cominciò a penetrare lentamente, questa volta non servì neppure l’uso della crema.
    
    La sua figa era già stata violata da tempo e poteva ospitare cazzi ben più grossi di quello di Roberto.
    
    Mentre lui gli pompava dentro lei cominciava a mugolare e lamentarsi dal piacere “Ahha, si dai sfondami col tuo trapano, fammi vedere cosa sia fare, dai, ahhha mi fai impazzire, dai più forte! Fammici entrare anche le palle!”
    
    Sembrava un’ossessa mentre lui impegnandosi fino allo spasimo la infilava con colpi sempre più forti e veloci fino a farle provare l’apice del piacere.
    
    “Cazzo che scopata, però non ti credere che il culo di tuo fratello abbia qualcosa da invidiarti.” - disse Roberto.
    
    Noi eravamo rimasti a distanza a guardare tutti eccitati, mentre l’Elisa fece segno a Luca di venire da lei.
    
    “Dai bel torello, sdraiati a terra che voglio cavalcare sopra il tuo cazzo!”.
    
    Ne sapeva una più del diavolo, mi domandavo come erano fortunati tutti i maschietti della sua scuola ad avere una compagna come ...
    ... lei.
    
    Luca si mise disteso a terra e lei gli si era messa sopra infilandosi in un colpo solo il cazzo nella sua figa ancora piena della sborra di Roberto. “ Ahha, questa è la posizione che preferisco - disse cominciando a infilarselo e sfilarselo ad un ritmo impressionante.
    
    “Me lo sento tutto dentro la pancia, voglio che mi sventri la figa!”
    
    Continuò fino a farlo venire, poi si stacco da lui, glielo ripulii accuratamente e non ancora contenta si infilo due dita dentro la vagina per raccogliere lo sperma che vi era rimasto e se le leccò avidamente.
    
    “Ora tocca a me - disse Marcello avvicinandosi - ma siccome la figa oramai ce l’hai sfondata ti prenderò in culo”.
    
    “Eh no bello, il culo ce l’ho ancora vergine e lo voglio mantenere così per un bel po’ e poi mi hanno detto che è dolorosissimo”.
    
    “Ma sorellina, non sai cosa ti perdi e poi se entrato nel mio buco strettissimo figurati nel tuo”.
    
    “No, guarda non me la sento, e poi l’uccello di Marcello è troppo grosso”.
    
    “Ma dai non fare così “ - mi cominciai ad avvicinare mentre lei era ancora a terra in ginocchi - Se vuoi puoi provare con il mio che non è molto grande”. Cominciai a baciarla per farla stare tranquilla e dolcemente la feci mettere a pecorina, mi chinai su di lei fino a che il mio viso non fu vicino al suo sfintere e cominciai a leccare quelle sue piccole pieghette; sentivo che ad ogni colpo di lingua lei aveva come dei brividi di piacere e che oramai non vedeva l’ora di provare quell’esperienza.
    
    Intanto ...