1. Susanna e i vecchioni - 2


    Data: 17/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    ... di quei ricchioni che Giulio si porta qui per scoparseli quando lei non c’è, e nemmeno uno di quei depravati che vogliono mettersi in mezzo, per scopare lei, mentre suo marito gli fa il culo.
    
    Sembra un ragazzino per bene, e poi è bello, di viso, di corpo, ha due bella natiche, e anche lì è bello, ed è in tiro.
    
    - Vieni di là Giorgio, nell’armadio dovrei avere un paio di mutande asciutte di Giulio, vediamo se ti stanno, non puoi rimetterti quelle che avevi prima, dopo tutta la fatica che ho fatto per asciugarti il pisello e il sedere; in quelle mutande lì s’infradicia, marcisce.
    
    - E anche queste spalle – aggiunse – meglio se ti do una maglietta asciutta, sono così belle e robuste, non lasciamole all’umido.
    
    Lo aiutò ad alzarsi dal divano, era più alto di lei, un bel viso, occhi chiari, capelli biondo cenere come li aveva lei da giovane, si sollevò sulla punta dei piedi per dargli un bacio sulle labbra e poi guidandolo e tirandolo per un braccio lo accompagnò in camera.
    
    Giorgio non rifiutò la bocca di lei che si avvicinava alla sua, forse era solo un gesto d’affetto; e invece no, insisteva, appena entrati in camera ancora un altro bacio, questa volta le labbra incollate alle sue, e la lingua che s’intrufolava, gli stava mettendo lei la lingua in bocca.
    
    Ricambiò, senza capire granché, quella notte era tutta un mistero.
    
    Maledetto il treno in ritardo. Perché maledetto? Anzi benedetto, con quelle tette addosso prima, questi baci, le mani che ormai non ...
    ... asciugavano più niente, lo toccavano, lo carezzavano, lo palpavano e basta.
    
    E non si fermavano.
    
    Benedetto quel ritardo, se doveva ritrovarsi accarezzato e palpato da una bella donna matura, ma buona, come la moglie di Giulio.
    
    E ora cominciò a partecipare anche lui, come era capace, come era abituato, come faceva di solito con la sua ragazzina.
    
    Adesso anche lui, più di lei, abbracciava, stringeva, baciava e toccava.
    
    Lei lasciò perdere il telo, e glielo prese direttamente in mano; s’inginocchiò, abbassò la faccia e cominciò a baciargli il ventre e intanto lo menava.
    
    Abbassò ancora la testa e la bocca e glielo baciò dolcemente sull’asta, ormai dura, e sul glande.
    
    - Mi piaci, Giorgio, non ti preoccupare di lui, a lui piace guardare, si eccita così, mettiamoci sul letto, così stiamo più comodi, ho proprio bisogno di carne giovane e fresca e turgida come te.
    
    - No, non chiudere la porta, non è giusto lasciarlo fuori, che almeno veda, se non partecipa – così gli diceva – ma tu non preoccuparti, fa come se non ci fosse, lui al massimo fa qualche foto.
    
    Si buttarono letteralmente sul letto, lei cercava intanto di spogliarsi, e non appena metteva a nudo una parte del corpo, subito Giorgio si precipitava ad acchiapparla, una tetta, l’altra, una coscia, una chiappa.
    
    Susanna riconosceva l’ardore, la voglia irrefrenabile che aveva suo marito da giovane, quando erano ancora fidanzati. Proprio come faceva questo ragazzo adesso. Era diventato un vulcano in eruzione. E in ...