1. Puttana in Trasferta: la Vendetta di Anna


    Data: 17/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... stringo le cosce con tutte le mie forze. - Godo… Godo… Don Gennaro ha capito che lo sto ammazzando: è in preda al panico e si dimena come un ossesso, ma non ce la fa a liberarsi… E nemmeno a respirare. Stringo ancora più forte, e grido il mio orgasmo, sborrandogli in faccia. Non lo soffoco soltanto: lo annego con le mie secrezioni, e in più gli schiaccio la testa. Giurerei di sentire come uno scricchiolio di ossa incrinate; don Gennaro ha un sobbalzo violento, poi si affloscia fra le mie gambe. Io continuo a stringere con tutte le mie forze, ma il vecchio non si muove più. Non avverto neppure il suo respiro contro il mio sesso, e così mi lascio lentamente andare, abbandonandomi al fuire delle mie sensazioni… Non avevo mai provato un orgasmo così: quasi interamente cerebrale, ma violentissimo. Violento quasi quanto la morte del vecchio boss. Gli sento la giugulare: niente. Lascio andare la presa fra le gambe, e don Gennaro si accascia senza vita davanti a me: missione compiuta. Lo giro, e contemplo i suoi occhi sbarrati, la schiuma alla bocca, le ultime contrazioni delle labbra… Buon viaggio all’inferno, patriarca del cazzo! Ora di fare un po’ di scena. Mi tiro a sedere e urlo per chiamare aiuto. Accorrono in due, probabilmente appostati fuori, e io mi rintano in un angolo del letto. Accorre Anna, trafelata, che fa chiamare un medico. Arriva il medico, che può solo constatare la morte del vecchio. Prima che qualcuno possa azzardare un commento, Anna mi getta un’occhiata di ...
    ... trionfo e se ne esce con una frase che doveva essersi preparata in anticipo: - E’ morto come voleva: fra le cosce di una bella donna… Pace all’anima sua. Questo basta a scagionarmi agli occhi dei presenti, e tiro un sospiro di sollievo. Simulo anche una mezza crisi isterica, come si conviene a una donna che si vede morire d’infarto il partner che sta scopando, e permetto al medico di farmi bere un sorso d’acqua. Passa un’ora, con un continuo viavai di gente nella camera del boss. Io mi rivesto con calma, ma nessuno bada veramente a me: Anna sembra aver preso in pugno la situazione, e gli uomini del boss paiono aver accettato la successione. Vengono convocati gli unici altri parenti in vita: i due nipoti di Anna. I figli di Maria, quelli generati con Antonio mentre la sgualdrina era sposata con Pasquale. E’ la prima volta che li vedo: sono gemelli, e sicuramente non hanno ancora vent’anni… Probabilmente sono anche più giovani. Piangono vedendo il bisnonno morto nel letto disfatto: Anna lo ha pudicamente coperto a metà con il lenzuolo, ma è evidente cosa è successo. - Fuori tutti! – ordina all’improvviso Anna, con tono che non ammette repliche – Lasciateci soli, qualunque cosa succeda. Il medico e gli altri escono, ubbidienti: restiamo solo Anna, io e i due ragazzi, Giuseppe e Sara. Anna guarda i suoi nipoti, inespressiva; loro la osservano intimoriti: sanno che adesso è lei che comanda. Sanno anche che ha assassinato a sangue freddo entrambi i loro genitori? Mi sento gelare, ...
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