1. Puttana in Trasferta: la Vendetta di Anna


    Data: 17/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... solo scegliere. Allora, vogliamo parlare? Vengo scortata fuori mentre nonno e nipotina parlano di affari. Mi accomodo in terrazza a gustermi il panorama, e mi chiedo se i due gorilla che mi tengono d’occhio vorranno testare il dono di Anna per il loro padrone, ma evidentemente a don Gennaro non piace che la merce a lui destinata venga toccata da altri, così vengo lasciata in pace per oltre un’ora. Anna mi raggiunge al termine del colloquio riservato, ed è tutta sorridente. Non possiamo parlare in privato perché i gorilla sono sempre lì, ma mi fa capire che adesso tocca a me. E’ nervosa, la piccola. Le metto una mano sulla spalla e sorrido: - Non preoccuparti, ci penso io… Il vecchio mi aspetta in camera da letto, con indosso una vestaglia di seta e una sigaretta in bocca. - Mia nipote dice che sei bravissima – mi dice, squadrandomi da capo a piedi – Quello che dice Anna per me è vangelo, ma ti avverto che io sono esigente. Sorrido con aria professionale: - Lo so. E’ per questo che Anna mi ha chiesto di venire con lei, oggi: con me, nessuno si è mai lamentato finora… Il boss sembra soddisfatto della risposta, e comincia a mettermi le mani addosso. E’ vecchio, e fa sostanzialmente schifo. Però sono stata pagata diecimila euro solo per fare sesso con lui, e questo mi basta. Questo lato della mia personalità mi fa un po’ schifo, ma non ci posso fare niente: mi eccita vendermi, ed è una cosa che ormai ho accettato da tempo. L’istinto di autodistruzione latente in ogni donna, in me ...
    ... si manifesta nel gusto di prostituirmi, che è tanto più intenso quanto più mi disgusta il partner a cui mi concedo per soldi. Altre amano essere sottomesse, oppure provano gratificazione nel concedere a un uomo il controllo della loro vita… Perfino ad essere maltrattate. A me piace fare la puttana e affittare il mio corpo a uomini con cui non andrei mai gratis: dopo, mi farò una doccia e via! Don Gennaro è un amante esperto. Deve aver avuto centinaia di troie nella sua vita, ed è abituato a fare i comodi suoi. Mi lascio spogliare, assecondando i suoi movimenti e cercando di intuire i suoi desideri, e alla fine rimango nuda con addosso solamente le scarpe, la bigiotteria e la mia bella tintarella integrale, che il vecchio nota subito. - Prendi il sole nuda? – mi fa – Non hai il segno del costume… - Mi abbronzo sul ponte della mia barca – gli dico con un sorriso – E sono di ritorno da una lunga crociera nel Mediterraneo… - Bene, vedo che il tuo lavoro rende bene – mi fa con un sorriso – Devi essere brava davvero… Fammi vedere cosa sai fare! Capita l’antifona, mi dedico alla sua stanca virilità. Nudo, il vecchio boss fa ancora più schifo che in vestaglia: oltre che grigio e peloso, è anche piuttosto grasso. Beh, pazienza: sono pagata per questo, no? Lo faccio mettere comodo sul lettone, mi accoccolo fra le sue zampacce pelose, e comincio a lavorare di mano e di bocca. Poche cose nella vita mi deprimono più di un cazzo moscio, e forse è per questo che fin da ragazzina sono stata ...
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