1. La mia vita da escort - le origini


    Data: 17/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    ... Beppe era pronto con il cazzo duro in mano. Glielo guardai perplesso, mi chiesi se ero sicuro di quello che stavo per fare. “Forza! Succhiamelo!” mi spronò facendomi inginocchiare davanti a lui. Mi trovai a pochi centimetri dalla sua mazza svettante, guardai quel pezzo di carne e mi sentii da un lato affascinato (non avevo mai visto un cazzo da quella distanza ravvicinata) ma allo stesso tempo combattuto. Pensavo che in fondo sarebbe stato come prendere in bocca una salsiccia intera e che questo non mi avrebbe reso omosessuale. Mi ripetevo nella testa di non essere gay. Beppe mi picchiettava impaziente il suo cazzo sulle labbra finché vinto ogni dubbio, aprii la bocca e lo lasciai entrare. Lo sentii fremere a contatto con il calore della mia bocca. Teneva gli occhi chiusi, si lasciava coccolare il membro dalla morbidezza delle mie labbra, godeva del torpore delle membrane e si bagnava al delicato tocco della mia lingua. Inizialmente mi sentii impacciato con quell’ingombro in bocca ma poi vedendo il piacere che gli provocavo, mi lasciai andare e feci il mio primo pompino. Dopo un iniziale gusto di pipì che lavai via quando deglutii la prima volta, non sapeva più di niente, era pulito, sentivo solo in lontananza l’acre odore dei peli pubici sudaticci che in un certo senso mi eccitava.
    
    Iniziai a muovere lentamente la testa come avevo visto fare da tante ragazze con me. I movimenti erano regolari e con la lingua stuzzicavo la cappella a ogni affondo e lubrificavo l’asta ...
    ... mentre ritiravo la testa. Lo leccavo e lo succhiavo, iniziavo a prenderci gusto o perlomeno non mi sembrava così schifoso come mi immaginavo. Soprattutto piaceva a lui che non riusciva a trattenere mugolii di piacere. Sentivo il suo cazzo pulsare, il suo corpo si era irrigidito ed estrasse il cazzo dalla mia bocca appena in tempo prima di abbandonarsi a rumorosi rantoli di piacere e schizzare tutto il suo succo. Non ci mise molto a venire e dalla quantità di sborra che mi sparò in faccia aveva apprezzato il servizietto. Si scusò per avermi sborrato in faccia (anche se non mi diede fastidio), mi diede 10 euro e mi invitò a passare a trovarlo anche l’indomani.
    
    Le settimane successive incontrai Beppe praticamente ogni giorno per lo stesso trattamento e una volta in cui era particolarmente stressato mi chiese un doppio servizio per 15 euro (a dimostrazione di quanto era venale). All’epoca non mi sentivo assolutamente una marchetta, erano soldi facili e mi facevano comodo, non ci misi molto a far pace con la mia coscienza. Con il passare del tempo Beppe iniziò a “vendermi” anche a qualche suo amico, mi chiamava sempre a casa sua e per ogni pompino mi pagava in anticipo con i soliti 10 euro. A me non costava molta fatica, organizzava tutto lui, si vantava con i suoi amici per le mie doti che con il tempo si erano affinate e io incassavo la mia ricompensa.
    
    Un giorno mi incontrai con Beppe per il solito pompino e mi fece una nuova proposta “Oggi non ho voglia di farmelo succhiare, ...
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