IL TUTOR
Data: 19/10/2020,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... ieri sera era ancora viva nei miei pensieri, come se stesse accadendo in quel momento, scorrendomi davanti agli occhi.Guardai il pc e notai la matricola; era un cosiddetto muletto che utilizzavamo in ufficio. Non era il suo. Pertanto supposi che Simone, rientrando, si era recato in ufficio, avesse scollegato il pc dalla rete per poi venire da me, improvvisando quella sceneggiata.Sorrisi.Era nello stile di quell’uomo, era stato sicuramente il miglior modo per avermi. Un uomo che non chiede, prende.La sera prima aveva già deciso tutto, e lo fece esattamente nel modo e nel tempo che lui aveva programmato.Si era liberato in qualche modo della sua donna, aveva improvvisato un pretesto, si era sbarazzato di Paolo in men che non si dica fregandosene altamente di tutto ciò che stavamo facendo, di ciò che potevamo aver fatto, di ciò che avremmo potuto fare.Insistendo con il campanello, entrò gradasso da quella porta e prese ciò gli spettava, ciò che riteneva suo!Questa cosa, tutto sommato, era lusinghiera.Mi ero sottomessa a lui!Ritornai in camera e lanciandomi sul letto, cercai di odorare quanto più possibile fosse ancora rimasto in quelle lenzuola. Sentivo il profumo di sesso, dei suoi umori. Mi eccitai all’istante. Presi un cuscino, le lo infilai in mezzo alle gambe e cominciai a strusciarmici sopra, cercando un orgasmo liberatorio; premendolo il più possibile con la mano verso i miei genitali, la mia faccia, appiccicata al lenzuolo, cercava di inalare, per inebriare il mio ...
... cervello, gli odori di lui ancora lì imprigionati. Venni e mi riaddormentai estasiata.Capitolo XIX. Quando mi risvegliai, dedicai il resto della giornata a riordinare le mie cose, mettendo tutto nel mio trolley; molte abiti della precedente Giulia, li buttai. Anche perché non ci stavano!Dati i miei recenti acquisti, dovetti farmi dare un borsone dall’azienda, uno di quelli che utilizzavano per le sponsorizzazioni sportive.Sbrigai le mie pratiche presso la direzione e programmai il rientro, partenza per l’indomani mattina.Arrivò sera e, dopo aver rifiutato una decina di chiamate di Paolo con altrettanti messaggi ai quali rispondevo con quello automatico che recitava “Ora non posso parlare. Ti richiamo più tardi. Grazie!”, alla fine, decisi di richiamarlo.Mi rispose subito, cominciando una serie infinita di domande del tipo “Tutto bene? Ci sono stati problemi? Il progetto non funziona?”, quando decisi di stopparlo con un invito a cena per la sera stessa che lui accettò immediatamente.Bene, pensai. Ho il tempo necessario per inventarmi la nuova favola di cappuccetto rosso!Ci trovammo direttamente in un locale del centro, un piccolo ristorante. Lui era lì all’ingresso, ad aspettarmi.Per tutto il giorno non ebbi notizie di Simone. Io non lo cercai. Non pensavo neanche di farlo. Se voleva, poteva chiamarmi lui ma, per quel poco che lo conoscevo, non l’avrebbe mai fatto. Al limite, mi sarebbe piombato in casa, come la sera prima, ma dubitavo anche di quello.Dedicai la serata a Paolo, prima ...