IL TUTOR
Data: 19/10/2020,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... prenderlo in giro. Smontavo la sua autorità, quella che, professionalmente meritata, palesava fiero per tutto il giorno, durante le ore di lavoro. Non volevo assolutamente passare al ruolo di dominatrice, non ci pensavo neanche. L’uomo era lui e doveva anche farlo bene.Mi piaceva solo stuzzicarlo, potevo tranquillamente immaginare che in qualche modo lo infastidivo, insomma, cercavo di farlo incazzare un po’ così poi mi avrebbe sicuramente scopata meglio!Non avevo esperienza con gli uomini, tantomeno con la loro psicologia sessuale, ma non volevo neanche sentirmi la ragazzina sedotta e usata, che intimorita dalla sua autorità si concedeva. Se mi aveva preso era solo perché io lo volevo, lo desideravo. E se gli concedevo di usarmi in qualche modo, durante le fugaci palpatine, era un piacere anche mio.Quindi, che mi usasse pure, mi violentasse; io volevo ardentemente che lo facesse e lo sapesse.Pertanto, farlo incazzare, sfidando la sua autorità, ritenni che servisse a s**tenare, come conseguenza logica, la sua passione sul mio corpo, infliggendomi punizioni sessuali con il suo membro e le sue oscenità.Il pensiero di portarlo a casa mia, però, non mi aggradava. Non volevo contaminare il mio rifugio con la sua presenza. Per lui provavo attrazione, non amore.Quindi cominciai a sperare nella classica richiesta da protocollo maschile. E così fu. Non facemmo in tempo a salire in macchina che mi chiese “Vuoi vedere il mio nuovo appartamento?”Eccolo!Precisandogli che comunque ...
... quella non era una priorità delle cose che avrei voluto fare nella mia vita, ridendo acconsentii.Capitolo XXI.Arrivammo al residence.Parcheggiammo e cominciai a guardare quella struttura dall’esterno.Qualcosa stava già attirando la mia curiosità ma la lasciai in sospeso ancora per un po’; percorremmo un piccolo vialetto ed entrammo nel vano scala comune. Salimmo due rampe di scale e non potei fare a meno di notare ad ogni piano due sole porte, una di fronte all’altra,La mia curiosità si cominciò a trasformare in un leggero sospetto.Entrammo nell’appartamento. Meno signorile di quello che ci avevano messo a disposizione nell’altra azienda, era comunque ben arredato e pulito. Guardai il soggiorno, la cottura, il disimpegno con il bagno e la camera, arredata con un mobile contenitore ed il letto, una semplice struttura in ferro in stile provenzale.Curiosità soddisfatta, sospetto confermato.Non ci potevo credere. Era una struttura con appartamenti speculari, due per piano e le rispettive camere da letto divise da una parete. Fu più forte di me andare a picchiettarla con le nocche della mano.Cartongesso!Cominciai a ripetermi che tutto ciò non era possibile, non era veramente possibile.Simone intanto mi guardava sornione, con un mezzo sorriso stampato. Non reggendo alla sfacciata similitudine, gli chiesi “Scusa, per caso, di là c’è qualche ragazzina sola?”Lui, un po’ imbarazzato “Secondo te come faccio a saperlo? Son arrivato oggi! Però, tutto può essere!”, rispose strizzando ...