1. Giusto alla chiusura


    Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner

    Una notte, piuttosto tardi, ero in giro per locali con un mio amico. Quella sera avevamo entrambi molta voglia di scopare, e la tensione nell’aria era palpabile. Lui è un bellissimo ragazzo, riccio e moro con gli occhi verdi e la pelle scura. Siamo entrambi alti e ben piazzati, con le spalle larghe, la vita stretta e i muscoli delle braccia che tendono la stoffa delle magliette – ma senza essere eccessivi. Frequentiamo assiduamente la stessa palestra da un paio d’anni ed è proprio la che ci siamo conosciuti. Purtroppo abbiamo gli stessi gusti e non possiamo consolarci a vicenda in quel genere di occasioni, ma a dire il vero non abbiamo mai avuto problemi a trovare sfogo. Il locale però era poco frequentato, giusto qualche coppia appartata nei privé, un paio di signorotti a caccia di carne fresca sulla pista da ballo e un orso col suo cucciolo intenti a scambiarsi effusioni sul bancone accanto a noi. Ormai avevamo quasi finito le nostre birre, rassegnati, quando lo vidi entrare. Si guardò intorno spaesato, i suoi occhioni blu erano pieni di curiosità e aspettativa. Sembrò un po’ deluso quando si accorse che nel locale non c’era quasi nessuno. Il mio amico, che era seduto con le spalle rivolte alla porta, notò immediatamente il mezzo sorriso che mi increspava le labbra e si voltò per individuare ciò che aveva attirato la mia attenzione - lasciandosi sfuggire un fischio non appena lo vide. Era decisamente il nostro tipo. Il nuovo arrivato si avvicinò esitante al bancone, ...
    ... tenendo lo sguardo basso, poi si arrampicò sull’ultimo degli alti sgabelli, lasciando un posto libero fra sé e l’orso con il cucciolo. «Stiamo per chiudere,» disse la barista continuando a caricare la lavastoviglie. Colsi la palla al balzo. Dopo uno sguardo d’intesa al mio amico – l’avevo visto per primo – andai a poggiarmi sul bancone accanto al ragazzo nuovo. «Ehi, sei nuovo di queste parti?» Alzò subito lo sguardo, vedendomi per la prima volta. Annuì con un cenno e nei suoi occhi notai sorpresa e qualcosa che conoscevo molto bene, non ci sarebbe stato bisogno di fare troppe scene e forse… Sfoderai il mio miglior sorriso e sollevai una mano a grattarmi la nuca con finta noncuranza, attirando l’attenzione del mio amico che un attimo dopo si unì a noi poggiandosi sul bancone dall’altro lato del ragazzo. In meno di un minuto il biondino dagli occhi blu si ritrovò stretto tra noi due, praticamente in trappola. «Io sono Simone,» mi presentai. «E lui è il mio amico Rinaldo.» Dissi indicandogli con un cenno del mento il ragazzone appena comparso al suo fianco. «È un vero piacere conoscerti…» Gli disse Rinaldo lasciando la frase volutamente aperta. «Daniele,» disse subito il ragazzo guardandolo solo per un attimo prima di riabbassare lo sguardo sul bancone. Forse erano le luci dalla pista da ballo, ma per un momento mi parve che fosse arrossito. Ci mancava poco che gli saltassi addosso proprio lì, in quello stesso istante. «Beh, è ancora presto,» azzardai fissandolo dritto negli occhi ...
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