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Giusto alla chiusura
Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner
... quando si voltò verso di me al suono della mia voce. «Se ti va puoi venire a casa con noi e ci beviamo qualcosa in pace che ne dici?» Rimase zitto e immobile per un lunghissimo istante – per tutto il tempo tenni il mio sguardo incatenato al suo. «Va bene,» disse alla fine, con solo una punta di esitazione nella voce. Incrociai lo sguardo complice del mio amico alle sue spalle, era fatta. *** In casa regnava la confusione, sul tavolino del soggiorno c’erano due lattine di birra vuote e qualche cartaccia, e c’era biancheria usata sparsa un po' ovunque. Non sono mai stato un tipo ordinato. Liberai il divano e li invitai a sedersi. «Una birra?» Proposi. «Certo, perché no.» Fu Rinaldo a rispondere. Daniele invece si limitò a stringersi nelle spalle. «Per rilassarci.» Dissi, inarcando le sopracciglia con sguardo complice. Io e Rinaldo ci scolammo la lattina praticamente tutta d’un fiato, impazienti – nel mentre che Daniele mandava giù il primo sorso. «Allora,» dissi facendomi serio. «Sappiamo tutti perché siamo, no? Dani, i tuoi occhi parlano da soli.» Il biondino abbassò sguardo ma era impossibile non notare il luccichio in quel blu intenso. Scambiai un’occhiata col mio amico. «Quindi, ora ci divertiremo con te.» Rinaldo si sfilò la maglietta e Daniele, incalzato da me, gli poggiò una mano sugli addominali, facendola scorrere dolcemente sui muscoli tesi. Anche io cominciai a spogliarmi, già eccitato. «Infilagli una mano nei pantaloni, dai,» lo incoraggiai. Quando la mano sparì ...
... sotto la cintura, Rinaldo si sporse su di lui e iniziò a baciarlo muovendo i fianchi incontro alle dita e lamentandosi rumorosamente - quasi ringhiando. Nel giro di un minuto eravamo tutti e tre nudi ed eccitati sul divano. Il corpo di Daniele era esile e pallido e naturalmente liscio a parte una chiazza di peli chiari sopra il cazzo arrossato e pulsante – era abbastanza dotato per il suo fisico minuto. E appariva ancora più esile stretto tra me e Rinaldo, lo superavamo facilmente entrambi di tutta la testa. Il mio cazzo vibrava schiacciato sulla schiena di Daniele mentre i grossi testicoli mi ribollivano poggiati sulla curva morbida e bianca del suo sedere liscio. Gli presi un lobo dell’orecchio fra i denti, da dietro, facendolo rabbrividire mentre Rinaldo aveva ripreso a baciarlo con foga sfregando il cazzo pulsante contro il suo addome piatto. Ad un tratto Rinaldo ruppe il bacio andando a sedersi nuovamente sul divano, e prese a masturbarsi lentamente invitando Daniele ad avvicinarsi. «Succhiagli il cazzo,» intimai a Daniele, spingendolo verso il divano. Senza discutere, il ragazzo afferrò dolcemente il grosso cazzo alla base e se lo portò alla bocca iniziando a succhiare con delicatezza il glande gonfio del mio amico. Un minuto dopo Rinaldo aveva la mano premuta sulla sua nuca, costringendolo ad accelerare e ingoiare una porzione maggiore della sua asta rovente. «È bravo?» Chiesi al mio amico masturbandomi lentamente, rapito da quella visione eccitante. «Non è male,» rispose ...