1. Giusto alla chiusura


    Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Simone Turner

    ... con un ghigno facendomi sorridere, e spinse più forte sulla nuca di Daniele imprimendogli un ritmo serrato. Allora mi avvicinai a loro «Succhia anche il mio,» ordinai al ragazzo sollevandolo per una spalla. «Sembra ancora più grosso del solito,» commentò divertito Rinaldo mentre puntavo il cazzo contro le labbra dischiuse e umide di Daniele. «Niente mani,» dissi al ragazzo che aveva provato ad afferrare il cazzo alla base dopo averne fagocitato il glande e qualche centimetro dell’asta. «E attento ai denti, se vuoi tenerteli.» Lo minacciai, notando divertito e compiaciuto che doveva sforzarsi per tenere la bocca abbastanza aperta da ospitare comodamente il mio cazzo. «Dai succhia,» lo spronai afferrandolo per i capelli sulla nuca. Intanto Rinaldo si masturbava accarezzandogli la schiena dal collo fino alle natiche – la sua mano riusciva quasi a stringerle entrambe allo stesso tempo. Quando risalì alle spalle fece pressione, costringendo Daniele a tornare sul suo cazzo. «Succhiami, mostra quello che sai fare,» gli disse secco. «Ingoialo tutto, fino alle palle!» Gli ordinai ipnotizzato dalle sue labbra morbide e arrossate strette intorno all’asta scura. Cogliendo il mio suggerimento, Rinaldo gli premette la mano sulla nuca spingendolo più in fondo. «Attento ai denti, o ti farò male.» Gli intimò mentre aumentava la pressione. «Bene, tienigli la testa, fallo affogare sul cazzo.» Ringhiai sempre più eccitato. Per quanto lo spingesse però, più di un terzo dell’asta rimase fuori. ...
    ... «Provaci tu,» mi disse dopo qualche altra spinta. «Leva quella mano,» intimai a Daniele. Aveva cercato nuovamente di afferrarmi l’asta alla base, forse sperando che mi accontentassi di far arrivare il cazzo solo fino a quel livello. Appena serrò le labbra poco sotto il glande gli strinsi i capelli sulla nuca premendogli la testa verso il mio addome e contemporaneamente spinsi con i fianchi nella sua direzione, affondando il cazzo fino a pochi centimetri dalla base in un colpo solo. Daniele iniziò subito a tossire e strozzarsi cercando inutilmente di allontanarsi dalla mia presa ferrea. «Dai, soffocalo,» ringhiò Riccardo facendomi ridere. Lasciai andare i capelli di Daniele che subito arretrò fino a tenere in bocca solo il glande che pulsava sulla sua lingua umida e calda. «Guardami,» gli intimai, e lui sollevò lo sguardo tenendo la punta del mio cazzo stretta in bocca. Aveva gli occhi arrossati e le guance rigate di lacrime e mi stava massaggiando delicatamente il frenulo con la lingua. «Devi prenderlo fino in fondo,» dissi fissandolo dritto negli occhi, in un tono che non ammetteva repliche - lui abbassò lo sguardo. «Guardami,» ripetei serio. Aspettai che rialzasse i suoi occhioni lucidi. «Hai capito?» Annui lievemente e riprese subito a succhiare con rinnovato vigore sbavando sulla mia asta mentre cercava disperatamente di ingoiarne quanto più possibile. «Fammi vedere questo culo,» dissi dopo qualche minuto di quel gioco, spingendolo nuovamente sul cazzo del mio amico in ...