1. Io e la mamma Incesto infinito 15 - prendo la verginità anale della mamma-


    Data: 22/10/2020, Categorie: Incesti Autore: coccoduro

    PREMESSA: Mi scuso con i lettori per la mia assenza, purtroppo dopo il mio ultimo racconto si sono verificati tristi eventi, la mamma, ultrasettantenne si è ammalata, ho ritenuto opportuno interrompere i miei racconti, per starle vicino e per pudore verso di lei, ma su insistenza della stessa, che era d'accordo sin dal primo racconto, riprendo la narrazione, altri racconti li avevamo scritti insieme e quindi mi ha esortato a continuare...... Capitolo 15 Dopo essere entrato in cucina e aver scambiato due chiacchiere parlando del più e del meno, presi una rivista che era sul tavolo e mi misi a leggere, la mamma che era ai fornelli girò la testa guardandomi con n sorriso ammiccante. "Tutto bene Angelo? La nonna sta bene?" "Si tutto bene, anche la nonna tutto bene; perchè questa domanda?" "Visto che sei entrato e non sei venuto a salutarmi con un bacio, facendomi sentire il tuo arnese sul culo, pensavo che, o stai male o la nonna ti ha svuotato completamente" "Scusa mamma sono un po scarico, se vuoi vengo ad appoggiartelo sul tuo bel culo, ma è un po moscio" "Fa niente amore, però peccato, avremmo potuto farci una sveltina, sai che sono sempre in calore, quando mi stai vicino sono sempre bagnata, vuol dire che ci rifaremo nel pomeriggio, tanto tuo padre torna tardi, poi fra due giorni parte e, allora, avremo tutto il tempo che vogliamo, adesso poi che la nonna è del giro manderemo spesso i tuoi fratelli da lei e noi dormiremo, tra una scopata e l'altra, insieme faremo cose ...
    ... turche" "Sei scatenata, che fortuna per me averti per mamma, ma sopratutto averti come amante, ti scoperò sempre, farò di te una grandissima troia" "Lo sono già, una troia, la tua troia" Sentendola parlare in quel modo mi alzai dalla sedia e la raggiunsi, poggiai il mio inguine sul suo culo e, con le mani, raggiunsi la sua figa, era un lago, cominciando a toccargli il clitoride, gli misi quattro dita nella figa, lei si piegò aprendo le gambe e cominciò a gemere. "Cavolo mamma hai proprio voglia, peccato non avercelo duro, ti scoperei volentieri, però, visto che lo avanzi; ti do il mattarello?" "No no il mattarello oggi no, fammi venire con le mani" Così continuai a scoparla con le dita e facendola piegare cominciai a leccarle la figa, lei dopo qualche minuto cominciò a tremare e ebbe un orgasmo. "Grazie amore, adesso ricomponiamoci tra un po arriveranno i tuoi fratelli e pranziamo" Dopo pranzo mia mamma affidò i miei fratelli alla Giovanna e, così, restammo nuovamente soli, ci ritrovammo in sala a guardare la televisione e chiacchierare, io che nel frattempo, avevo ricaricato le batterie, le misi una mano sulle cosce cominciando ad accarezzarla, lei si godette per qualche minuto quel trattamento, poi blocco la mia mano e disse: "Aspetta, c'è tempo, debbo dirti una cosa" "Dimmi mamma, ti ascolto" "Forse ho trovato la soluzione per un lavoro, qui al paese, così non devi andare lontano privandomi del tuo cazzo e tu non ti priverai delle nostre fighe, ho parlato con Nicola, mio cugino, ...
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