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Io e la mamma Incesto infinito 15 - prendo la verginità anale della mamma-
Data: 22/10/2020, Categorie: Incesti Autore: coccoduro
... essere pronto a sborrare. "Ecco mamma ci sono ti sborro nella figona, ti riempio tutta" "No aspetta vienimi in bocca, voglio ingoiare i tuoi spermatozoi" Lei si girò e ingoiò il mio cazzo cominciando a succhiarmi, ormai al massimo del piacere e col cervello in fiamme, vedendo il suo accanimento nel succhiarmi, venni preso da un raptus, le sfili il cazzo dalla bocca, lei restò sorpresa e mi guardò. "Mamma voglio sborrarti in faccia, farti una maschera di sperma, chiudi le labbra" Iniziai a irrorarle la faccia, le guance, le labbra, il naso, gli occhi e la fronte di sperma, poi le forzai le labbra e, lei era ad occhi chiusi, glielo cacciai in bocca. "Ecco finisci di svuotarmi bevilo fino all'ultima goccia" La mamma comincio a succhiarmi ingoiando gli ultimi residui di sborra, poi tolsi il cazzo dalla sua bocca e, usandolo a mo di pennello, cominciai a spalmargliela su tutta la faccia impiastricandola tutta, quindi esausto mi misi in ginocchio e l'abbracciai. "Cazzo Angelo, sei un maiale, mi hai sporcato tutta la faccia" Quindi, ridendo, inizio a massaggiarsi le guance completando la stesura. "Mamma questo è un assaggio di quello che faremo, adesso che il papà va via" "Hai ragione amore, toccheremo il massimo della libidine, faremo di tutto, che bello, finalmente mi sento me stessa, una grandissima vacca" Recatasi in bagno dove si tolse ogni residuo di sborra dal corpo, tornò da me e mi disse: "Adesso vatti a rimettere in ordine, riprendiamo la vita normale, per oggi abbiamo ...
... fatto anche troppo, stasera e domani sera sarò di tuo padre, tu starai a secco, se avrai qualche voglia prova con la Giovanna o con quella vacca di tua nonna" Su quelle ultime parole calcò il tono della voce, avrei scoperto dopo qualche giorno perchè. Nei due giorni successivi la mamma si dedicò alla preparazione del bagaglio di mio padre,mentre le volte precedenti, tale operazione la svolgeva in modo mesto, questa volta, pareva quasi allegra, io dal mio canto, tranne un fugace pompino della nonna, non sentii particolare bisogno di fare sesso, nonostante per due sere dovetti ascoltare il cigolio e lo sbattere della testiera del letto dei miei, la cosa non mi creò alcuna fastidio, sapevo che poi la mamma sarebbe stata tutta mia. Giunto il giorno della partenza di mio padre come al solito ci recammo in piazza, dove si ritrovavano tutti quelli che sarebbero partiti, accompagnati dalle famiglie, Mario e Giovanna compresi, i miei fratei salutarono il papà e andarono a scuola, mentre venivano caricati sulle auto, prese a noleggio, i bagagli. Quindi dopo i saluti di rito e,qualche lacrima spontanea o indotta, ci fu la partenza, ci ritrovammo tutti i familiari a scambiare qualche chiacchiera, la mamma prese la Giovanna sotto braccio e si incamminarono per il rientro a casa, deviando verso la casa della nonna, alla quale disse di provvedere a prelevare i miei fratelli e tenerli a casa con lei e, ospitandoli anche la notte, avrebbe provveduto a fargli avere l'occorrente per il giorno ...