1. Monica


    Data: 25/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Dick1990, Fonte: EroticiRacconti

    ... ancora con me? Non ho una risposta. Fatto sta che decisi di alzarmi di nuovo e questa volta andai verso la porta della camera. La aprii lentamente e guardai fuori. Cercavo qualcuno. Volevo che qualcuno vedesse Monica. Vedesse la sua fica, le sue gambe e i suoi piedi nudi. Rimasi a guardare dalla porta socchiusa il corridoio che dava direttamente verso l'esterno fino a quando non sentii i passi di qualcuno avvicinarsi. Vidi un uomo passare davanti alla nostra stanza e quindi superarla per proseguire verso l'uscita. In una frazione di secondo analizzati la scena. Non l'avevo visto in faccia ma dalla postura non mi sembrò giovanissimo. Mi sembrava portasse una specie di divisa che poteva essere quella del motel. Nella mano destra afferrava una grossa busta che immaginai potesse contenere la biancheria sporca di qualche altra camera. Prima che arrivasse troppo lontano decisi di agire. Aprii la porta e, cercando di utilizzare un tono di voce appena sufficiente a farmi sentire, dissi 'Hey!'. L'uomo si girò e il suo sguardo da interrogativo diventò immediatamente preoccupato. La vista di un uomo in mutande, con un evidente erezione che ti chiama da una camera di un motel non dove essere particolarmente rassicurante. Non parlando Inglese cercai di farmi capire a gesti. Gli feci capire che volevo che si avvicinasse. Dai lineamenti pensai che doveva essere Messicano. Poteva avere una cinquantina d'anni. Quando fu vicino alla porta misi l'indice davanti alle labbra e lo invitai ad ...
    ... entrare. Mi accorsi che indossava dei guanti da giardiniere. Probabilmente nella busta c'erano dei cespugli che aveva tagliato perché nell'altra mano stringeva delle cesoie. Probabilmente per questo aveva accettato di avvicinarsi. Una volta entrato nella stanza gli ci vollerro pochi istanti per abituarsi alla penombra e rendersi conto che sul letto c'era una ragazza mezza nuda. Vidi che sulla giacca della divisa aveva una targhetta ma non riuscii a leggere il nome. Dopo aver visto Monica fu molto piú facile farlo avvicinare al letto. Un raggio di luce proveniente dalle serrande abbassate mi permise di leggere il suo nome. Tony T. 'Tony' bisbigliai. Lui distolse gli occhi da Monica per un attimo e mi guardò come si guarda un pazzo. Lo invitai a gesti ad avvicinarsi di piú. Tony poggiò le cesoie su un tavolinetto e quindi si sfilò i guanti. Adesso era seduto sul bordo del letto e dopo aver cercato con gli occhi la mia approvazione ed averla ricevuta, allungò lentamente una mano verso Monica. Io ero in piedi. Guardavo quella scena e mi sembrava di stare vivendo un sogno. La mano di Tony era grande e callosa. La mano di qualcuno che i suoi soldi se li guadagna con del duro lavoro. Andò dritto verso la fica di Monica. Con il palmo la coprí tutta. Gli feci cenno di aspettare un attimo. Ripresi dal comodino le forbicette e andai verso la canottiera. Partendo dall'estremità sopra l'ombelico salii centralmente fino al collo. Anche il seno di Monica adesso era in bella vista. Uno appoggiato ...
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