Monica - Racconti Erotici

Monica

... meno mi aveva consegnato 150 dollari. Era abbastanza chiaro il perché mi stavano dando quei soldi che a giudicare dall'aspetto dei tre dovevano rappresentare una bella cifra. Dei tre Tony era il piú vecchio. Gli altri due, anche loro probabilmente Messicani, dovevano avere al massimo trent'anni. Presi i soldi e feci un cenno che voleva dire 'È tutta vostra". Tony tirò fuori da una tasca delle fascette di plastica. La assicurò al polso del braccio di Monica che era già verso la testata del letto e quindi lo serrò. Quindi prese l' altro braccio lo portò parallelamente al primo e ripeté l'operazione con la fascetta. Le tette di Monica adesso erano ancora piú in fuori. Uno dei due ragazzi prese un cuscino e lo piazzò sotto i suoi reni. Quei movimenti la stavano svegliando. Monica aprí la bocca e mosse all'interno la lingua. Ero sicuro che fosse ancora ubriaca. A questo punto l'altro ragazzo fece scivolare i piedi di Monica sul lenzuolo facendo sollevare le ginocchia verso l'alto e lasciando la fica completamente esposta ai nostri sguardi. Dopo un attimo si chinò e cominciò a leccargliela lentamente. Partendo dal suo buchino posteriore risalí fino al monte di Venere e quindi di nuovo in giú a tornare indietro. Dopo alcune passate della lingua alcuni movimenti della pancia di Monica mi fecero capire che stava cominciando a godere. Contemporaneamente l'altro ragazzo aveva preso a succhiarle i capezzoli che rapidamente si stavano risvegliando. Monica cominciò a mordicchiarsi le ...

... labbra mentre le fascette impedivano alle braccia di cambiare posizione. Tony aveva ripreso il cazzo in mano e lo stava menando lentamente. Io ero di nuovo sulla poltroncina. Anche io lo avevo tirato fuori e mi stavo segando lentamente. Non volevo venire. Il ragazzo che le leccava la fica ci sapeva fare. Adesso era impegnato a stuzzicare con la punta il clitoride e gli scatti del bacino di Monica facevano capire che lei apprezzava. Aveva capito cosa stava succedendo? In condizioni normali ovviamente si sarebbe resa conto che piú uomini la stavano toccando ma forse il vino le annebbiava ancora i sensi. Dopo un nuovo forte sussulto di Monica il ragazzo fermò la lingua. Immaginai che doveva aver avuto un orgasmo. Mi guardai il cazzo. La mia cappella era lucida di liquido. Passandoci due dita sopra le bagnai per apprezzarne la consistenza. Il ragazzo che prima le leccava i capezzoli adesso si era dato il cambio davanti alla fica. Mentre uno cominciava a liberarsi dei pantaloni, l'altro con le dita sembrava volersi sincerare dello sua eccitazione. Cominciò a penetrarla con due dita per poi dedicarsi al clitoride. I movimenti di Monica ripresero. La bocca si apriva e si chiudeva mentre la mascherina nera non dava modo di vedere i suoi occhi. Ad un certo punto quello che era senza pantaloni fece cenno all'altro di spostarsi. Era chiaro che stava per scoparsela. A malincuore il primo smise di violarla con la mano e la lasciò al compagno. Questo rimase per un attimo in piedi davanti a lei ...