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Monica
Data: 25/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Dick1990, Fonte: EroticiRacconti
... a guardarla mentre con una mano dava vigore ad un cazzo che era già ampiamente in tiro. Non era particolarmente lungo ma il diametro era notevole. Dopo esserselo menato per qualche secondo, scese verso Monica. Prendendola per le cosce aprí maggiormente le gambe e al tempo stesso le fece distendere un pochino in maniera da facilitare l'allineamento del glande con la vagina. Avevo sempre apprezzato la sua fica cosí stretta e certo l'attrezzo di quel ragazzo era molto più largo del mio. Ci volle qualche secondo e qualche smorfia di dolore prima che potesse entrare per bene ma poi, da quello che potevo vedere nei movimenti del corpo di Monica, doveva essere in paradiso. Mentre lui la pompava in maniera regolare e decisa lei aveva cominciato ad emettere un costante lamento. Godeva. Non aveva mai fatto quel suono quando avevano fatto l'amore. Monica aveva divaricato ulteriormente le gambe e le aveva disposte in maniera tale da accogliere il meglio possibile quel cazzo. Godeva la troia. Godeva come non aveva mai fatto prima con me. Questi pensieri mi torturavano ma al tempo stesso amplificavano il piacere che mi stavo dando. Monica non riusciva a tenere la testa ferma, la bocca ormai aperta e quel rantolo sempre piú forte. L'altro ragazzo, utilizzando le cesoie rimaste sul tavolino, liberò uno dei due polsi. Apertosi quel varco girò la testa di Monica da un lato e ci infilò con decisione il suo cazzo. Mentre Tony continuava in piedi la sua sega, gli altri due la stavano scopando per ...
... bene. Monica era scossa da continue ondate di piacere. Non era possibile che non avesse capito cosa stava succedendo. Non poteva non aver capito che quel cazzo che le allargava oscenamente la fica non era il mio. Lo sapeva e questo la faceva godere ancora di piú. Era una cagna. Una cagna in calore che aveva bisogno di essere montata. Mentre questi pensieri attraversavano la mia testa, il ragazzo le venne dentro. Nel giro di qualche spinta liberò il contenuto delle sue palle nel suo ventre. Non riuscivo a capire se lei se ne fosse resa conto perché l'altro, tenendola per le tempie, le muoveva la testa con forza avanti e indietro. Presto sarebbe venuto anche lui. Mi accorsi che anche Tony aveva finito. Questa volta però il getto doveva essere stato meno intenso perché lo sperma sembrava macchiargli piú che altro le mani ed il pantalone. Il tempo di volgere lo sguardo a Monica e vidi che il ragazzo aveva estratto il cazzo dalla sua bocca giusto in tempo per innaffiarle copiosamente il seno. A quel punto decisi che potevo godere anche io. Bastarono due colpi piú violenti per provare un orgasmo di una intensità nuova. Mentre fiotti di sperma volavano nell'aria avvertii un dolore che partiva dall'ano e arrivava alle palle. Sembrava che tutto il mio corpo volesse schizzare fuori insieme al mio seme. Rapidamente i tre raccolsero le loro cose ed uscirono senza guardarmi dalla stanza. Io rimasi solo a guardare Monica, ancora in estasi per quello che era successo e bagnata dello sperma ...