1. Sabrina


    Data: 27/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: ErosCasagrande, Fonte: Annunci69

    ... sull'altra non per aprire varchi e poi riempirli, ma per quella indefinibile soddisfazione di stanare spazi proibiti e depredarli di quella tacita inviolabilità che il legame di sangue impone.
    
    «Chissà dov’è» si chiese provando un pizzico di sobria malinconia.
    
    E il ribollio continuo, costante, martellante di questi pensieri che le ronzavano in testa, le fecero dimenticare lo spazio e il tempo intorno a sé. Ridestandosi ebbe la sensazione di aver trattenuto il respiro così a lungo che si stupì di essere ancora viva.
    
    Ma sopravvivere a un tale ricordo, uno di quei pochi tratti in salvo dai naufragi della sua anima depressa, comporta, però, sempre un prezzo da pagare. Da quel mondo sognato a occhi aperti era tornata in sé piena di eccitazione, con le mutande inzuppate di bei momenti spremuti fino all’ultima goccia. Avrebbe voluto sentir colare la sua voglia internamente le sue cosce e una lingua rude, maschile e dissoluta prosciugargliela masticandola avidamente.
    
    E qualcosa sentì davvero muoversi lungo i profili interni delle sue cosce in gran parte scoperte. Una sottile pressione le stava risalendo sfacciatamente la china delle sue intime forme ancora perfettamente abbronzate. Si mise subito a sgambettare come un ciclista che davanti una salita si alza sui pedali ancheggiando lentamente per scacciare quella piacevole, ma inopportuna presenza. E non fu semplice per lei espugnare dalla mente la logica supposizione che a giocarle lo scherzo fosse suo marito perché nel ...
    ... frattempo, sul palchetto, si era formato un gruppetto di uomini distinti tutt'intorno alla sua persona e che le impedivano di muoversi agevolmente. La pressione che le stringeva le spalle era tale che le sembrava le fosse impedito persino voltarsi, ma sentiva, al tempo stesso, che le sarebbe bastato un cenno, uno schiocco di dita e quegli uomini si sarebbero dissolti come neve al sole. Lei però, in quel momento, non volle. Si sentiva al sicuro. Si sentiva protetta da una culla di braccia e toraci maschili. Si sentiva una regina, mentre la curiosità di quelle che aveva intuito essere le dita affusolate di una mano giovanile e possente, era arrivata a lambire il tessuto ricamato delle sue mutande in pizzo.
    
    Sguinzagliò via lo sguardo alla ricerca di suo marito che subito s’incrociarono scambiandosi un sorriso. Il volto di lei mostrava le fattezze contrite di un funambolo che afferra la fune invisibile gettatagli dall’aldilà del cielo quando inizia a oscillare pericolosamente al di sopra delle nuvole della coscienza; la beatitudine di chi resta, invece, condannato a osservare a terra era dipinta sul volto di suo marito: sicuro della solidità del suo mondo saltellava rilassato e divertito.
    
    «La distrazione non ci assolve da tutti i crimini, caro mio!» farfugliò lei sottovoce e tutta d’un fiato mentre iniziava a godere di un’improvvisa instabilità emotiva che prese a muoversi avanti e indietro, a piccoli scatti, lungo il filo teso di quei momenti clandestini che iniziarono a ...
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