Elena
Data: 28/10/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: brikola, Fonte: Annunci69
Mi chiamo Elena e, probabilmente a causa dell'educazione rigida impartitami dai miei genitori, sono sempre stata un po' restia ad affrontare argomenti riguardanti il sesso, soprattutto quello esplicito e questo mi succede anche con la mia cerchia di amici più intimi, compreso il mio ragazzo.
In più di un'occasione sono stata infatti costretta ad inventare una scusa e a lasciare il gruppo quando vedevo che stavano iniziando ad esagerare con certe discussioni.
Ogni volta che però sentivo le mie amiche parlare delle loro svariate esperienze, restavo scandalizzata esteriormente, ma sentivo che dentro di me cresceva inesorabilmente una curiosità morbosa che mi vergognavo a rivelare.
Quello che mi sono trovata a fare un giorno va però ben oltre quello che avrei mai immaginato di poter fare e che non riesco nemmeno ad immaginare che possano fare le mie amiche più disinibite (e un paio di loro sono davvero porche, per non usare altri termini).
Quella mattina mi trovavo su un treno affollato di pendolari (fatto inusuale per me, che normalmente vado in auto al lavoro, ma mi ero presa un paio di giorni di ferie per sbrigare alcune commissioni relative ad una casa lasciatami in eredità da una vecchia zia deceduta di recente), ma miracolosamente trovai un posto a sedere così che provai a dedicarmi alla lettura di una rivista, anche se la mia mente ritornava sempre al giorno precedente in cui, durante una serata con un'altra coppia di amici, il ragazzo della mia amica Betty ha ...
... cominciato a fare proposte oscene con un film porno in sottofondo.
Io ero scappata via piantando in asso il mio ragazzo e lasciando gli altri due che sembravano, almeno a parole, determinati a far impallidire gli attori del film hard.
Io ero scappata, sì, ma mentre con le parole definivo tutti quanti dei gran maiali, il mio corpo era in preda ad un'eccitazione che non avevo mai provato prima, solo che non avevo il coraggio di ammetterlo, nemmeno al mio ragazzo col quale facevo l'amore ma senza particolari "slanci".
Capitava addirittura di far l'amore in camere attigue con l'altra coppia di amici, ma al mio ragazzo dicevo di non sentirmi molto a mio agio, mentre in realtà quello che mi metteva a disagio era il desiderio di essere vista e magari anche scopata da Bruno (il ragazzo della mia amica Betty) che era un vero e proprio porco, al limite del volgare.
Tornando al treno, il mio posto era vicino al corridoio centrale e in piedi vicino a me c'era un bell’uomo sui trentacinque anni impegnato in una conversazione telefonica che cercava di mantenere riservata nonostante fosse praticamente appiccicato ad altre quattro o cinque persone. Aveva un portamento elegante nonostante la situazione e aveva degli occhi azzurrissimi che avevo incrociato una sola volta togliendomi il fiato e la voglia di pensare alla mia rivista.
Sembrava essere in corso un litigio con la sua compagna, ma non riuscivo a cogliere i dettagli nonostante fossi molto curiosa.
Ad un certo punto ...