1. Elena


    Data: 28/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: brikola, Fonte: Annunci69

    ... dall'eccitazione senza nemmeno voltarmi a guardare la sua reazione.
    
    Quel giorno non riuscii a pensare ad altro se non a quello che mi era successo ed evitai in tutti i modi di parlare con Marco, il mio ragazzo, che sicuramente avrà pensato che fossi ancora inviperita per quanto successo a casa di Bruno.
    
    Il giorno dopo ero ancora in ferie, ma mandai nuovamente al diavolo il mio impegno e salii sullo stesso treno e nella stessa carrozza sperando di incontrare nuovamente quell'uomo.
    
    Mi ero anche preparata, sfoggiando una camicetta di seta, questa volta senza reggiseno (e con le mie misure il fatto non poteva passare inosservato).
    
    Questa volta il treno non era pieno e non faticai a trovare posto a sedere, pertanto mi sedetti nello stesso posto del giorno precedente mentre aspettavo nervosamente la stazione successiva sperando di vedere salire il mio bel sconosciuto, ma avendo allo stesso tempo paura di quello che sarebbe potuto succedere.
    
    Il cuore mi batteva fortissimo quando lo vidi salire con la sua ventiquattrore in mano; c'erano ancora posti liberi, ma quando mi vide si avvicinò titubante e si piazzò in piedi accanto a me esattamente come il giorno prima, senza dire una parola.
    
    Io abbozzai un sorriso a metà strada tra il timido e il beffardo, guardando fissa verso i suoi pantaloni bianchi di un tessuto leggero estivo e, dopo pochi secondi, vidi nuovamente il rigonfiamento puntare deciso verso di me e le gote del mio uomo diventare rosse dal ...
    ... desiderio.
    
    Io non dissi nulla, ma finsi di sistemarmi la camicetta offrendo un piccolo spettacolo a lui che poteva godere della vista privilegiata dall'alto; poi armeggiai nella mia borsa in cerca di un bel rossetto dal colore acceso e lo applicai sulle mie labbra, in modo sorprendentemente sensuale per una come me.
    
    Il treno giunse al fatidico scambio e con esso arrivò anche il tanto atteso contatto fatale tra le mie labbra e i suoi pantaloni; girai appena la testa verso di lui e sentii il suo pene durissimo; mi fece impazzire pensare che questo perfetto sconosciuto era così eccitato da me e per me.
    
    Guardai in alto e vidi i suoi occhi chiusi con un'espressione di desiderio irrefrenabile; guardai in basso e vidi l'impronta delle mie labbra stampata sui suoi pantaloni bianchi che faticavano a contenere la vistosa erezione del suo pene.
    
    In preda ad un'eccitazione straordinaria presi l'iniziativa e gli dissi che, anche se non ci trovavamo nell'Indiana, non poteva andare in ufficio in quelle condizioni; sbottonai quindi un altro bottone della mia camicetta e mi avviai verso le porte per scendere alla stazione del giorno di prima e, questa volta, con la coda dell'occhio, mentre il cuore mi batteva a mille, vidi che l'uomo mi stava seguendo.
    
    Scendemmo dal treno e gli dissi di seguirmi senza parlare e lo condussi verso casa di mia zia che era vicina alla stazione.
    
    Entrammo e, non appena chiusa la porta alle mie spalle, mi tolsi la camicetta, la lasciai cadere e mi voltai verso di ...