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Gang bang a new york - 1
Data: 28/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
... appena entrato aveva l’aspetto di una normale libreria: scaffali ed espositori con testi sulla sessualità, romanzi erotici di autori che conoscevo di fama, album fotografici ecc. Le solite cose, insomma. Il locale dietro, invece… beh, era il Paradiso Terrestre! Qui espositori e rastrelliere traboccavano di riviste sexy e DVD, le vetrinette era colme degli accessori più disparati, dai profilattici mangiabili ai cockring vibranti, dalle mutandine traforate ai ciucciotti a forma di pene… E in bella mostra, i falli in puro lattice delle più famose pornostar del momento! Diedi un’occhiata veloce: non ne mancava nessuno, da quello insuperabile di Jeff Stryker… ad altri venuti dopo di lui. Cominciai ad aggirarmi fra gli espositori, cercando di capire come erano organizzati. C’erano parecchi clienti in questa parte del negozio, giovani la maggior parte, per lo meno nessuno in quel momento mostrava di avere più dei miei quarant’anni. Ad un certo punto, svoltando l’angolo di un espositore, mi trovai davanti un ragazzo che stava sfogliando una rivista sexy. Mi fermai di colpo, rischiando di finirgli addosso! “Sorry”, mormorai. Lui sollevò lo sguardo, mi sorrise e poi tornò alle foto che stava ammirando. Io lo superai, ma mi fermai nelle vicinanze, per potermelo slumare meglio: era davvero affascinante. Piccolino, meno di un metro e settanta, ma con i muscoletti compatti tutti al posto giusto… spalle, braccia, glutei… Lo squadravo con la coda dell’occhio, fingendo di ...
... cercare dei titoli nell’espositore alle sue spalle e ad un certo punto, mi accorsi che anche lui mi sbirciava con la coda dell’occhio. Sentii la familiare tensione montarmi dentro: il cuore che accelera i suoi battiti, i coglioni che cominciano a fremere, i motori del cazzo che si avviano e cominciano a pompare sangue… Dopo un po’, il ragazzo rimise a posto la rivista e si mosse. Mi passò vicino… vicinissimo… sfiorandomi e lanciandomi un’occhiata in tralice, prima di andare oltre. Io lo seguii con lo sguardo, ammirando il culetto sostanzioso, che guizzava a ritmo del suo passo. Ebbi la netta sensazione che non portasse niente sotto… Il ragazzo si avvicinò alla cassa, cambiò una banconota con dei gettoni, poi si diresse ad una porticina chiusa discretamente da una pesante tenda scura. Si voltò a lanciarmi un’occhiata e scomparve dall’altra parte. Beh, stavolta non c’erano dubbi sulle sue intenzioni. Rimisi a posto in fretta il DVD, che stavo fingendo di guardare, e mi avviai con passo indifferente verso la cassa. Diedi al commesso una banconota da 10 dollari e ne ebbi in cambio una manciata di gettoni. Allora scostai la tenda e mi trovai in un corridoio semibuio, su un lato del quale si apriva una fila di porte, una accanto all’altra e contrassegnate da una lucetta, in alcune verde, in altre rossa. Non mi ci volle molto a capire che si trattava di cabine video… un peep-show, in pratica, e le lucette rosse indicavano quelle già occupate. Indugiai un momento per ...