1. La giapponesina iv


    Data: 29/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    ... abbandonando quelle labbra meravigliose e con la camicia coprii il mio membro vibrante senza neanche infilarlo dentro.
    
    Giorgio, il marito, arrivò trionfante con una zuppiera ricolma di spaghetti e, poggiandola sul tavolo si sedette di fronte a me e la bambolina, che era alla mia destra molto vicina a me.
    
    Lei subito si alzò e da brava donnina di casa iniziò a servirci mentre noi iniziavamo a conversare sulla pasta sul vino eccetera.
    
    Nel frattempo avevo messo una mano all’interno delle sue cosce ed ero risalito fino a sentire la passerina allagata mentre lei istintivamente serrava le gambe imprigionandomi in quella morsa stupenda.
    
    Solo io forse notai quanto fosse lenta l’operazione di servirci e quanto le tremassero le manine mentre la sua fichetta palpitava sotto le mie carezze, poi un attimo prima che si sedesse le sfilai di colpo il pomello riuscendo a percepire il piccolo “plop” che fortunatamente fu coperto da suono della mia voce che continuava a ringraziarli per la loro gentilezza.
    
    Tolsi dal borsello l’aggeggio che avevo preparato infilandoci il pomello appena tolto e lo appoggiai tra le mie gambe aspettando l’occasione propizia.
    
    Dopo poche forchettate Giorgio mi favorì:
    
    “Akemi versa un altro po’ di vino al nostro ospite”
    
    Appena fu in posizione presi l’attrezzo tenendolo in modo da avere l’indice vicino alla punta così potevo tastare e capire dove fosse il buchino che mi interessava.
    
    Trovato il buchetto aspettai che si sporgesse ulteriormente ...
    ... per versare anche al marito e infilai l’oggetto dentro almeno con due delle quattro palle che lo componevano.
    
    La sua impercettibile reazione non mi sfuggì ma riuscì a fare tutto quasi con naturalezza anche se vedevo le gambe che le tremavano.
    
    Adesso doveva tornare a sedere e quindi l’intruso sarebbe entrato tutto nel sederino e doveva farlo velocemente e senza farsene accorgere.
    
    Si sedette lentamente ci mancò poco non si mettesse a piangere dallo sforzo, ma non era seduta davvero mancava sicuramente un bel pezzetto e con la forza delle gambe resisteva in quella posizione assurda finchè io:
    
    “ora basta signora adesso lei sta seduta e mangia sennò mi sento in imbarazzo” dissi accompagnando la mia frase con la mano che poggiandosi con un certo peso sulla sua spalla la costrinse a sedersi di botto infilandoselo tutto nel culo e poggiando anche il clitoride sul velcro.
    
    Immediatamente diventò viola e vidi che le gambe iniziarono a tremare in maniera evidente.
    
    Il marito per fortuna si mise a mangiare con gli occhi sul piatto mentre accanto a me si stava svolgendo una lotta terribile. Anche io iniziai a mangiare seppure con molta fatica perché avevo l’uccello che mi scoppiava, avrei voluto agguantarle una coscia ma sapevo che sarebbe bastato un niente per farle allagare la stanza.
    
    Lei intanto era rimasta con la forchetta a mezz’aria e non riusciva a fare nessun movimento mentre il tremore delle sue gambe non si placava.
    
    “scu…..scusate…..”
    
    Si alzò tremante ...