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Buco rovente
Data: 29/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo
... divertirsi. Nel giro dei Maschi queste cose si sanno subito. “Ciao Polly! Te me stai lì da solo…”. “Ciao P., sto andando a casa” rispondo io, sorpreso dai sui modi confidenziali. “Sai per caso dove posso trovare M., gli devo parlare” continua lui. “E’ andato via per qualche giorno, dovrebbe tornare per l’inizio della prossima settimana”. “Hai già l’appuntamento con il tuo padrone, eh! Con quel gran maiale di M., non ti basta mai… un bel frocetto”. Non si fa certo scrupolo di ribadirmi che tutti sanno che sono una nota puttana e la servetta di M. il quale, appena tornato si vorrà sfogare a dovere, eccitarsi con il racconto di quello che ho fatto e visto quando lui non c’era per poi incularmi a bestia, sborrarmi e pisciarmi dappertutto. “Ti andrebbe di venire a fare un giro con me? Ti faccio vedere la casa di campagna”, mi propone strizzandomi l’occhio. Infatti la sua famiglia oltre all’abitazione nel centro del paese, ne possiede una in aperta campagna, in mezzo ai vigneti. Ovviamente accetto, non so fare diversamente, poi non è detto che lui voglia fare del sesso (beh… quando mi approcciano in questo modo finisce sempre così). Un bel giro, il vento fra i capelli, restiamo in silenzio poi lui: “Sai, a M. piace raccontare cosa ti fa, che sei roba sua, intendiamoci, è un pettegolo, quindi parla anche delle altre sue conquiste, però tu sembri essere il suo argomento preferito… ripete anche quello che gli racconti tu, tutto quello che combini con i ...
... cazzi… in giro… ha detto che glielo devi riferire sempre… per questo me sembra che non sei proprio tutto suo… infatti non è l’unico, anche gli altri parlano di te, mi hanno detto anche che il culo te lo ha rotto T. da piccolo, parecchio tempo fa e che lo fai con gli altri due, i tuoi amichetti, R. e Virna, che si fanno sbattere anche loro. Però dicono che sono meno disponibili… dimmi, è tutto vero o inventano?”. “Beh… è così… se lo dicono è vero…” rispondo io, le solite domande, come sempre non so bene cosa dire, è tutto vero e non devo giustificarmi, per me è naturale, ho sempre fatto così. Imbocchiamo la strada sterrata, comunque bella, ricoperta di ghiaino, che porta alla vecchia magione. Parcheggia nell’aia antistante, vicino alla tettoia dei mezzi agricoli. La casa è disabitata, anche se è stata ristrutturata. “Dai, entriamo!” dice lui. Si accede direttamente ad una sala piuttosto ampia, da una parte c’è un divano, uno di quei sofà di inizio novecento, si siede subito, io rimango lì in piedi e lui: “Senti, fammi vedere il culo… mi hanno detto che hai un bel culetto, bello liscio… anzi togliti tutto che voglio guardarti”. Obbediente come sempre, inizio a spogliarmi, lentamente mi tolgo tutto, anche i minuscoli slippini bianchi: “Che belle mutandine… certo che ce l’hai piccolo… proprio una fighetta… dai girati…” bofonchia queste cose a voce bassa, io faccio tutto quello che dice. “…il culetto è proprio come dicono, bello liscio, non c’è un pelo… ...