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Come i gladiatori in un’arena
Data: 30/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee
Mi sono destata stordita e confusa.è un po� di tempo che mi capita di svegliarmi così, da quando la mia storia con Carlo è finita.Vado a dormire troppo tardi e, soprattutto, bevo troppo e mi faccio troppe canne.Hai poco più di trent�anni, Giovanna, saresti un giovane e promettente architetto, e ti stai buttando via stupidamente. Me lo dicono spesso gli amici e me lo dico anche io, tutte le mattine, quando mi alzo, faccio tanti buoni propositi, e poi va a finire sempre così.Sono uscita da studio cupa e incazzata ed ho passato la serata da sola, in tre locali diversi, mangiando qualche stuzzichino, ma bevendo in compenso parecchie birre.Nel tragitto da un locale all�altro mi sono pure fatta una canna bella forte, così, quando sono entrata nel terzo, un piccolo pub, ero abbastanza sballata da fare cazzate.Le canne andrebbero fumate in compagnia, si ride e ci si sballa insieme, invece la canna fatta in solitudine ti da quello sballo triste che ti lascia peggio di prima, e poi, farsene una intera, dal primo all�ultimo tiro, è troppo.L�ho puntato subito, quel ragazzo riccio e magro, dal viso sottile e gli occhi scuri e vivaci.Ho voglia di scopare, mi sono detta, forse mi manca Carlo, oppure, semplicemente, ho voglia di farmi una sana scopata senza tante storie, con uno che non so neanche come si chiami.L�ho fatto diverse volte anche se mi rendo conto che potrebbe essere pericoloso, che prima o poi farò qualche brutto incontro.Il ragazzo dapprima è rimasto stupito, perché non è ...
... normale che una ragazza carina e ben vestita, abbordi così platealmente un suo coetaneo in un pub.Sicuramente stava cercando di capire cosa ci potesse essere sotto, poi doveva essersi reso conto che non ero certo una prostituta, ma ero ubriaca e sballata al punto da poter essere normale un simile comportamento, e magari avrà pensato, non è manco male �sta bionda, lei ci sta, anzi, ci manca solo che mi apra i pantaloni nel locale davanti a tutti, perché non approfittare?Siamo usciti insieme, e lui mi ha chiesto, senza mezzi termini: �da me o da te?��Da te�, ho risposto subito.Non voglio assolutamente essere rintracciata in seguito, quindi meglio a casa di lui, per non ritrovarmi tra le scatole uno sconosciuto con cui ho condiviso solo una notte di sesso.Mano mano che vado avanti nel tempo, i ricordi si fanno più confusi.L�abbiamo fatto su un divano, ricordo di essermi spogliata, rimanendo soltanto con la gonna, mentre lui mi carezzava le tette e mi baciava sul collo, dopo aver scansato i capelli lunghi e mossi.Poi lui si era infilato il preservativo e, a questo punto non ricordo più nulla.Dove sono?Inizio a guardarmi intorno.Non è sicuramente casa mia, e neanche casa di quel tizio, anche se ho un ricordo vago di quell�appartamento.La stanza è buia, tranne un po� di luce che filtra dall�alto.è uno scantinato, con delle aperture a bocca di lupo, penso mentre mi sto abituando alla scarsa illuminazione e comincio a distinguere le pareti grigie e spoglie, il pavimento di cemento ...