1. Come i gladiatori in un’arena


    Data: 30/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... carceriere, almeno vedo di lui quel poco che mi è concesso.è completamente vestito di nero, incluso un passamontagna con due piccoli buchi per gli occhi ed uno più grande per la bocca.Richiude rapido la porta, dietro di sé, e rimane immobile, a gambe leggermente divaricate.L�altra donna si è inginocchiata di fronte a lui e sta armeggiando con i pantaloni della sua tuta, chiusi con un laccio di stoffa.Una volta sciolto il nodo lei gli abbassa i pantaloni; sotto lui indossa dei boxer grigi e noto subito il pene eretto che spinge in fuori contro la stoffa.Prende delicatamente, con le dita il bordo dei boxer e dopo averlo tirato in fuori abbassa la stoffa, poi si china su di lui ed inizia a succhiarglielo amorevolmente.Ho usato questa parola perché, nei suoi gesti mi è sembrato scorgere una cura ed una dedizione inusuali, per quel tipo di prestazione.Nel silenzio irreale della cantina si sente soltanto il rumore che fa la donna mentre lo succhia ed i versi di piacere di lui.Il tutto dura parecchi minuti poi lei si stacca, ha la bocca e la faccia piene di sperma, ma non si allontana, tira fuori la lingua e glie lo ripulisce per bene, con la stessa attenzione che ha dedicato al pompino.Quando è certa di aver asportato ogni traccia di sperma, gli rimette a posto prima le mutande e poi i pantaloni della tuta.Solo allora lei si rialza in piedi, lui le fa una carezza sui capelli e le porge un pacchetto incartato.A questo punto la donna lo prende e si avvia rapidamente al suo posto ...
    ... mentre lui esce dalla stanza; il tonfo della porta di ferro che sbatte mi scuote.Sono rimasta immobile per tutto il tempo, ad osservare quella scena folle ed irreale, poi, dopo qualche secondo, la luce si spegne e la stanza ripiomba nella semi oscurità.Osservo l�altra mentre, allontanatasi abbastanza, apre freneticamente il pacchetto.Dentro c�è un trancio di pizza al taglio, che la donna addenta con voracità, e in quel momento mi rendo conto che sono parecchie ore che non mangio.Le troppe birre, la canna e la schifezza che mi deve aver somministrato chi mi ha portata qui, stanno facendo una danza frenetica nel mio povero stomaco, ed ho un disperato bisogno di contenere i miei succhi gastrici.�Per favore, dammene un po�, ho fame.�L�altra si ferma un attimo e solleva il capo. Sotto i capelli sporchi e spettinati ha le labbra e la faccia impiastrate di sperma e di pomodoro.Si ripulisce la bocca con il dorso della mano e mi dice sottovoce: �te la devi guadagnare.�L�idea di guadagnarmi un pezzo di pizza con un pompino mi fa rabbrividire: non amo particolarmente il sesso orale, specie se non sono io a deciderlo.Passano diverse ore prima che lui torni.L�uomo questa volta tiene in mano un porta pranzo di metallo e ne apre il coperchio, mi sembra quasi di sentire il profumo del cibo contenuto.Vedo l�altra che si alza e comincia a muoversi verso di lui, così la imito.Lo tiene alto, davanti a noi due e quando io allungo il braccio per prenderlo, mi sento prendere bruscamente per il colletto ...
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