1. Come i gladiatori in un’arena


    Data: 30/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... impataccata.I capelli lisci, castano scuri,avrebbero sicuramente bisogno di un robusto sciampo ed il suo viso, sciupato e senza trucco, mostra i segni di una dura prigionia.La osservo mentre cammina, strascinando la catena, e si ferma una volta arrivata di lato alla porta.A fianco c�è un piccolo lavandino, sudicio e senza specchio, che non avevo notato prima.Che cazzo di posto per mettere un lavandino, penso io, che non posso mai fare a meno di vedere certe cose dal punto di vista professionale dell�architetto.Sotto al lavandino c�è un bidone di ferro, tipo quelli per la pittura dei muri, la donna lo scansa, si solleva la gonna e ci si mette a cavalcioni.Ha il sedere grande e le gambe corte e tozze, penso, mentre il rumore come di acqua che scorre mi fa capire che quello deve essere il cesso della cella.Si rialza, passandosi la gonna in mezzo alle gambe per asciugarsi, rimette a posto il bidone sotto al lavandino ed apre il rubinetto.Una breve sciacquata alla faccia, una rapida bevuta con le mani messe a conca sotto il getto d�acqua e torna al suo posto, sempre trascinando la catena a terra.In quel momento realizzo che anch�io ho bisogno di andare in bagno, così provo ad alzarmi.Sono debole e traballante e poi, penso, la catena arriverà fino lì?La mia prima passeggiata da prigioniera incatenata non è per niente piacevole.Il pavimento di cemento è ruvido e sporco e l�anello alla caviglia pesa e mi sfrega fastidiosamente sulla pelle.La catena arriva perfettamente fino al ...
    ... lavandino, chi mi ha rinchiusa qui, deve averne calcolato con cura la lunghezza.Scosto il bidone dal muro e mi venne un conato di vomito.L�odore è ributtante e mi basta un�occhiata rapida al contenuto del bidone per rendermi conto che devono essere molti giorni che non viene vuotato.Per fortuna sono abbastanza alta da non doverci poggiare sopra il sedere e riesco, tenendomi la gonna completamente arrotolata, a non sporcarmi.Apro il rubinetto del lavandino. L�acqua almeno sembra buona, fresca e pulita, così mi passo più volte le mani bagnate sul viso, poi mi dirigo verso l�altra donna, ma la catena finisce dopo un paio di metri, evidentemente è calcolata per arrivare al lavandino ed al cesso, ma se l�altra si trova nel suo angolo, non posso raggiungerla, così non mi resta altro da fare che tornare da dove sono venuta e sedermi sul materasso.Provo più volte ad attirare l�attenzione di quella che dovrebbe essere la mia compagna di sventura, ma lei rimane silenziosa ed immobile, come se stesse dormendo.Ad un certo punto sento un rumore provenire da fuori, poi vedo un po� di luce filtrare da sotto la porta.Contemporaneamente l�altra donna si scuote, si alza in piedi e si dirige velocemente verso la porta.�Ehi, ma che succede?�, grido io infastidita e preoccupata per l�ostinato silenzio dell�altra.�E� qui!��Ma chi è qui?� Grido più forte.In quel momento, una luce potente ed accecante invade la stanza, la porta si apre ed io, per la prima volta, vedo quello che diventerà il mio ...
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