1. Come i gladiatori in un’arena


    Data: 30/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... della camicia.Prima di rendermi conto di cosa stia accadendo, l�altra mi tira un pugno in faccia ed afferra lesta il porta pranzo, mentre io, dolorante, cado in ginocchio.Comincio a intuire come funziona e mi rialzo prontamente.La mia avversaria, convinta di avermi messa KO non si è allontanata abbastanza ed io mi avvento contro di lei.Riesco ad afferrarla per un braccio ma quella divincolandosi mi da un calcio su un ginocchio e guadagna lestamente la zona della stanza dove non posso arrivare, così non mi resta altro da fare che rimettermi a sedere sul materasso, mentre l�altra divora il pranzo.Per tutto il giorno lui non si è fatto vedere, ma verso sera sento di nuovo rumori da fuori, allora mi alzo in silenzio, perché l�altra dorme e non si è accorta di nulla.Si accende la luce e si apre la porta. Ecco, pensò io, almeno la cena è mia.L�altra si è messa a sedere sul suo materasso e guarda apatica la scena, come se non la interessasse.Questa volta non ha niente in mano, ma non sembra sorpreso di trovare in piedi, di fronte a lui, la nuova prigioniera.Mi accompagna al mio materasso e mi costringe a sdraiarmi, poi mi solleva la gonna sul davanti.Quando lo vedo avvicinarsi con i pantaloni abbassati ed il pene eretto, provo a rimettermi in piedi, ma lui mi da un manrovescio che mi colpisce proprio dove qualche ora prima mi era arrivato il pugno, così ricado distesa sul materasso e lui mi gira la catena intorno al collo.Immobilizzata e mezza soffocata, non posso reagire.La gamba ...
    ... sinistra, quella dove sono incatenata è rimasta sollevata e completamente divaricata e sono costretta a mantenerla così, altrimenti corro il rischio di strangolarmi da sola.Non posso far altro che osservare il pene duro e gonfio che forza le labbra della sua vagina.Non sono mai stata violentata, anche se in passato, un paio di volte ci sono andata vicina, ma la mia parlantina e la mia presenza di spirito mi avevano salvata.Ora non posso fare nulla perché la catena mi stringe il collo fin quasi a soffocarmi, ma pure se riuscissi a parlare, temo servirebbe a ben poco.Per evitare che io possa muovermi, mi tiene stretto in pugno il ciuffo di peli pubici che sovrasta il mio sesso.Io grido, perché sta tirando forte e mi fa male.Allenta la presa solo quando mi rilasso e mi metto tranquilla, allora inizia a fare avanti e indietro dentro di lei.è una sensazione strana, ero partita con l�idea di scoparmi un ragazzo per farmi passare l�incazzatura: della serie io, Giovanna, decido, lo scelgo e comando le danze, e mi ritrovo completamente assoggettata ad uno sconosciuto di cui riesco a vedere solo gli occhi, la bocca e � il pene.Il fastidio dell�intrusione nel mio corpo, la rabbia del non poter decidere per me, lentamente svaniscono, con il passare dei minuti mi sento più debole, come se stesse succhiando le mie energie e quando infine avverto le contrazioni e lo sperma che mi invade, comincio a comprendere l�atteggiamento di sottomissione dell�altra.Mi ha lasciata così, con la catena ...
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