Dalia - cap. 16: i nipoti (parte 2)
Data: 03/11/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DonEladio, Fonte: Annunci69
... in cui Dalia sembrò impiegare una vita ogni volta che doveva piegarsi sulle ginocchia a cercare questo o quel pentolino nei cassetti più bassi dei mobili; rivedendo i filmati delle telecamere a circuito chiuso, più tardi quella sera, notai che piegata in quel modo, con la testa dentro gli sportelli, il vestito risaliva quasi fino in vita e si vedeva proprio tutto; quando finalmente trovò le tazze del the e le servì in tavola ai due, non perse occasione di indugiare nelle posizione piegata in avanti, grazie alla quale riuscì ad offrire una prolungata e generosissima esposizione delle proprie meravigliose tettone libere e invitanti attraverso la pur non esagerata scollatura; restò piegata con le mammelle sbattute in faccia ai proprio nipoti per un’ infinità mentre dondolava con sapienza il proprio corpo nel mescolare il the allo zucchero, e insieme al suo corpo dondolava tutto il resto. Dalle registrazioni non riuscivo a notarlo (le telecamere non potevano decidere da sole se, quando, dove e cosa zoomare), ma fu Dalia a raccontarmi divertita che le loro espressioni durante quell’ apparentemente interminabile mescolata erano impagabili: si dimenticarono di non farsi beccare dalla zia e restarono estasiati a fissare inebetiti quello spettacolo di tettone sballonzolanti a pochi centimetri dai loro occhi che nemmeno nelle loro fantasie più recondite si erano immaginati; fecero merenda in un baleno e poi schizzarono in bagno, per primo Filippo che face valere la maggiore età ...
... spintonando il più piccolo e gracile Thomas per anticiparlo e dare libero sfogo ai propri bisogni ormai incontenibili. Questi, succube delle prepotenze del fratello maggiore e già di suo più dolce e timido, rimase impotente davanti alla porta del bagno chiuso con la sua erezione: per sua fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) arrivò la tanto amata zietta a consolarlo con un abbraccio avvolgente con cui non fece altro che schiacciargli letteralmente contro la faccia quelle tettone che aveva ammirato fino a quell’istante e che già lo stavano facendo esplodere. Fortunatamente Filippo fece molto in fretta e uscì dal bagno dopo pochi istanti, così Thomas riuscì a divincolarsi dall’abbraccio “fatale” della zia e si divincolò chiudendosi a sua volta in bagno appena prima dell’inevitabile disastro.
Dalia diede loro cinque minuti di tregua mentre si fumava divertita (e contemporaneamente eccitata) una sigaretta in balcone, poi tornò alla carica.
Mentre Filippo era accasciato sul divano intento a riprendersi dal recente orgasmo, Thomas uscì anch’egli dal bagno e lo raggiunse; Dalia decise che non doveva dar loro alcuna tregua e non avere alcuna pietà, soprattutto nei confronti del prepotente Filippo.
“Filippo, tu che sei grande e forte, aiuta la zia. Devo spolverare i soprammobili sopra le mensole, vieni a tenermi la scala che ho paura di cadere?”
Filippo parve avere tutte le intenzioni di questo mondo tranne quella di alzarsi in quel preciso momento, ma per accontentare ...