07. luca – non vedo ma (lo) sento
Data: 11/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69
... sembravano contenere qualcosa di veramente interessante.
Ciò che mi intrigava di lui era il modo di fare. Pur essendo oggettivamente bello (e sicuramente consapevole di esserlo) era molto alla mano e, tranne per il fatto di aver accennato al fatto di essere bisex, non si addentrò nel discorso sesso e non aveva mandato, né tanto meno chiesto, foto sconce. Sembrava davvero interessato prima di tutto alla conoscenza. Mi piaceva molto, tanto che dopo un paio d'ore di chat mi venne spontaneo chiedergli se gli andasse di conoscerci di persona. Io escludendo quella sera e le sere di Pasqua e Pasquetta non avrei avuto alcun problema. Lui però mi spiazzò dicendo che stava preparando due esami tosti e non aveva tempo di uscire. Era molto dispiaciuto, ma proprio non ce la faceva. La sua risposta raffreddò inevitabilmente il mio trasporto. Ero deluso. E indispettito. Se non poteva incontrarmi, che cavolo mi aveva contattato a fare?
Mia madre entrò in camera e mi disse di cominciare a prepararmi. Per le 20.30 dovevamo essere al ristorante, dove avremmo trovato Gianni, mentre dopo una decina di minuti ci avrebbe raggiunti suo figlio, di rientro dalla palestra. Mi feci quindi una doccia e mi vestii in modo casual ma anche elegante: un paio di jeans con una camicia che mi stava davvero bene. Ero un bel bocconcino, dovevo ammetterlo.
Prendemmo l'autobus e arrivammo al ristorante, un ristorante in riva al mare, molto carino. All'altezza dei tavolini fuori dall'entrata c'era già ad ...
... aspettarci Gianni. Appena ci vide il suo viso si illuminò e ci accolse con un sorriso davvero sexy. Che dire, la mia mamma aveva buon gusto… Alto all'incirca un metro e ottanta, ben piazzato (ma non grasso), carnagione olivastra e capelli brizzolati tagliati corti e ingellati. Favoloso. Dimostrava qualche anno meno dei suoi 50 anni. Si presentò e cominciò subito a farmi qualche domanda. Il suo modo di fare era molto calmo e cordiale. A un tratto gli arrivò un messaggio sul cellulare. Lo lesse e disse: "Scusate, era Gennaro, mio figlio. Tra 5 minuti sarà qui, almeno possiamo entrare".
Continuammo a parlare, finché ad un certo punto sentii Gianni esclamare: "Ah eccolo, è arrivato finalmente!". Io davo le spalle alla strada, per cui mi girai e... lo vidi! Gennaro di Grindr! Ebbi un tuffo al cuore. E io che pensavo che non l'avrei mai incontrato! Si avvicinò sorridendo (stesso sorriso sexy del padre, denti bianchissimi e perfetti…), salutò e baciò mia madre e allungò la mano verso di me. Suo padre fece le dovute presentazioni e lui si comportò come se non avessimo mai avuto nulla a che fare l'uno con l'altro… La cosa però non mi sorprese più di tanto.
Inutile dire che di presenza Gennaro era ancora più bello. Era la versione più giovane di suo padre. Stesso fisico, stesso modo di fare, stesso fascino. Non solo bellissimo, ma anche pieno di fascino. Ero felice perché con la scusa della conversazione potevo guardarmelo quanto volevo senza che la cosa risultasse strana.
Ci ...