1. la mia mente


    Data: 12/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: suve

    ... paio di volte sorriderci contento.La mia vita scorse così per un alcune settimane, si avvicinava la fine dell�anno scolastico ma ero tranquillo, pur senza essere tra i primi non avevo dubbi che avrei passato la maturità, anzi. Conscio dell�immagine che davo, secondo mia sorella e, ricordavo me l�avesse detto, Adriana, guardai alle ragazze con più attenzione. In effetti alcune di loro cercavano costantemente la mia compagnia, in classe e fuori, anche un paio delle mie ex sembravano avere un rinnovato interesse nei miei confronti. Non ci badai molto, ero soddisfatto di come mi andavano le cose, mi divertii soltanto in un paio di occasioni, quando la sfacciataggine era troppa, a usare il mio dono per lasciarle confuse e accaldate nei corridoi della scuola, in un�occasione la vidi andare veloce verso i bagni, immaginavo perché. Il ragazzo di Adriana forse sapeva qualcosa, perché mi guardava male quando veniva a prenderla all�uscita, ma io continuai a far finta di niente.Adriana mi cercava un paio di volte la settimana, mai di sabato o domenica, penso fosse impegnata col suo ragazzo o con altri amici, uno squillo sul mio telefonino mi avvertiva di farmi trovare alla solita fermata del bus, lei passava, mi caricava e andavamo in qualche posto isolato. L�ultima volta ci fu una variazione:Dopo essere salito sull�auto mi avvidi che andavamo in una direzione diversa dal solito. Le domandai perché e mi rispose che era riuscita a farsi prestare le chiavi della casa fuori città da ...
    ... un�amica e che finalmente avremmo potuto farlo in un letto.A me importava poco. Letto, auto o prato era lo stesso ma sapevo apprezzare la comodità e mi adeguai con spirito allegro al pomeriggio che ci attendeva.Giunti alla villetta fuorimano parcheggiammo dentro il garage e effettuammo una ricognizione della casa. Era tutto impolverato, segno che da tempo non era utilizzata, arrivati in camera da letto togliemmo il telo sopra il letto e ci preparammo per il match. Al solito mi concentrai su di lei per eccitarla e vidi subito i suoi occhi farsi lucidi. Si avvicinò a me, che ero in piedi vicino al letto, e cominciò a slacciarmi la cintura. La lasciai fare, anche quando mi abbassò pantaloni e boxer e s�inginocchiò prendendomi in bocca. I suoi pompini erano sempre eccezionali e mi godetti le sue labbra per alcuni minuti prima di stancarmi della mia passività. La feci rialzare e stendere sul letto, le alzai la gonna ampia che indossava e le ricambiai il favore scostando il perizoma. Mi piaceva leccarla, mi &egrave sempre piaciuto il sapore delle femmine lì dove &egrave più intimo, sentirle bagnarsi e produrre fluidi, gemere e tirare a sé la mia testa. Con Adriana avevo avute poche occasioni per farlo, l�auto non &egrave il posto migliore per questo, e mi ci dedicai con passione portandola presto a un primo orgasmo. Mi rialzai e mi spogliai completamente per poi accostarmi ancora, afferrarle le cosce, aprirle, tirarla a me fino a alzarla alla giusta posizione e penetrarla fino in fondo. ...
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