1. la mia mente


    Data: 12/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: suve

    ... passai davanti prendendo il giubbotto.Evidentemente la parte stronza di Angela era tornata padrona perché mi rispose solo:- Vaffanculo -Ero già sulla porta e mi girai:- Io posso anche andarci ma, a giudicare dai rumori che ho sentito, sbaglio o ci sei appena stata tu? -E uscii velocemente sbattendomi dietro la porta e lasciandola di sasso.C�erano infinite occasioni per usare il mio �dono�, bastava guardarmi in giro e io, da vero bastardo, non mi facevo pregare. Un noioso giro al centro commerciale diventava, per me, un divertente osservare le reazioni di chi sceglievo di colpire: Una caporeparto che stava rimproverando una cassiera improvvisamente arrossiva e si allontanava verso i bagni; una commessa sgarbata improvvisamente si ritrovava gli occhi lucidi e lo sguardo perso nel vuoto. Stesso discorso a scuola dove la prof severa all�improvviso s�illanguidiva smettendo l�interrogazione, o la bidella scorbutica, o la mamma di un compagno di classe altezzosa. Tante guance arrossate, tanti momenti d�imbarazzo provocai in quel periodo. Mi sentivo un po� come Robin Hood nel vendicare questi piccoli sgarbi e scortesie, ma non ero certo così nobile, spesso e volentieri lo facevo per il mio piacere.Adriana era la classica figa imperiale, pochi mesi più di me frequentava un�altra quinta, era bellissima: bionda, alta, occhi verdi, seno abbondante e culetto da morsi, ovviamente popolare all�inverosimile. Mi innamorai di lei, come tanti della mia classe, ma per quanto fisicamente ...
    ... dimostrassi qualche anno in più ero uno sbarbatello per lei che preferiva la compagnia di ragazzi ancora più grandi. Non che fosse cattiva con me umiliandomi o offendendomi, ma glissava su tutti i miei tentativi di approccio con un sorriso o una scusa banale. Ogni due di picche era elargito con classe e savoir-faire tanto che non riuscivo a restarci male.Quel giorno di primavera ero restato a scuola anche dopo l�ultima lezione poiché di lì a un�ora avrei avuto gli allenamenti per la squadra di calcio dell�istituto. Invece di passare il tempo a studiare come sempre presi a percorrere i corridoi deserti dirigendomi verso la palestra. Non che avessi un motivo preciso, bighellonavo. Da dietro l�angolo sentii la voce della prof:- grazie dell�aiuto Adriana, io scappo a casa, ci vediamo martedì -- A martedì prof -.Sentii la porta chiudersi alle spalle della prof e affacciatomi all�angolo vidi Adriana che entrava in palestra. Era in tenuta atletica, evidentemente aveva avuto lezione all�ultima. Maglietta bianca e pantaloncini corti. Di spalle mostrava un culetto sodo e due belle gambe affusolate e toniche.Iniziai a eccitarmi. Piano mi avvicinai alla porta vedendola attraversare la palestra e dirigersi verso lo spogliatoio. Appena entrata attraversai di corsa lo spazio e mi fermai per ascoltare i rumori dall�interno.Poco tempo e sentii il rumore della doccia. Entrai in silenzio e sbirciando da dietro la fila di armadietti la vidi sotto il getto d�acqua intenda a insaponarsi.Era bellissima, il ...
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