-
la mia mente
Data: 12/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: suve
... momenti, avevo appena perso la mia verginità con la ragazza di cui ero innamorato che per me ora era simile a una Dea.Raggiunsi la classe recuperando lo zaino e andai verso il campo di calcio con l�animo lieto pensando a quando avrei rivisto Adriana.Per due settimane non riuscii a fare altro che lanciarle un saluto a distanza lungo i corridoi, nessuna occasione anche solo per dirle due parole. Pensavo a lei in continuazione, la rivedevo ancora tra le mie braccia, sentivo ancora il sapore dei suoi baci. Era una tortura. Doppia perché anche il mio affare pensava sempre a lei, era perennemente duro, fino a farmi male, e mi sfogavo con solenni rasponi in bagno a qualsiasi ora. Fu anche causa di un altro litigio con mia sorella. Un mattino corsi in bagno a sfogarmi, avevo sognato Adriana e ero teso come una sbarra di ferro.Per la fretta non chiusi la porta e Angela entrò trovandomi in piedi sopra la tazza con l�uccello in mano, prima ancora che potessi cominciare a carezzarmelo. Mi girai verso di lei e la vidi bloccata, lo sguardo sul mio pene forse per un secondo di troppo, poi urlò:- Sei un porco, un maiale, cosa stai facendo? Sei un depravato come tutti i maschi -e altre piacevolezze del genere. Ebbi non so come la presenza di spirito di reagire:- Ma che cazzo vuoi, adesso non posso neanche pisciare in pace?? -- Pisciare? E lo fai con il coso duro? Non cercare scuse, sei un maiale -- Vaffanculo Angela, se non lo sai te lo dico io ora, a noi maschietti al mattino viene duro per ...
... la voglia di pisciare. Chiedilo al tuo ragazzo prima di succhiarglielo e ora togliti dalle palle e fammi pisciare e ricordati di bussare la prossima volta che vedi la porta chiusa -Nella discussione e per la sorpresa avevo perso parte dell�erezione e quindi riuscii a iniziare la minzione fregandomene di Angela.Restò un secondo immobile e temetti che reagisse violentemente alle mie parole, invece si girò e uscendo sbatté la porta. Avevo notato che parlando continuava a guardarmelo ma non gli diedi peso, ero incazzato con lei per quel che mi aveva detto. Uscito dal bagno andai in cucina e lì trovai Angela con la mamma, mi sedetti per la colazione senza nemmeno guardarla, salutai solo la mamma che servendomi mi fece una carezza e un sorriso dicendo poi una frase sui fratelli che devono volersi bene, andare d�accordo e cose simili. Mangiai senza più ascoltarla, ora pensavo solo a andare a scuola col pensiero ancora fisso a Adriana.Tornai in bagno per lavarmi velocemente, mi vestii e mi preparai per uscire. Angela era nella sua camera. La mamma mi diede un bacio e mi disse:- Caro, le ho spiegato, però tu quando hai certe voglie ricordati di chiudere la porta, lo so che lo fai come tutti i ragazzi -- Anche tu ti ci metti? Se anche fosse non lo vengo certo a dire a voi due e comunque DOVEVO SOLO PISCIARE, E� chiaro ora? -Sembrò sul punto di darmi uno scappellotto e mi affrettai a scusarmi.- Scusa mamma, non volevo, è solo che Angela è odiosa, se la prende sempre con me ...