1. la mia mente


    Data: 12/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: suve

    ... un�altra sorpresa. Ero nella mia camera disteso sul letto a sognare a occhi aperti di Adriana quando sentii bussare. Al mio avanti entrò Angela.- Scusami Antonio, posso parlarti? -Sorpreso soprattutto dal suo tono gentile le feci cenno di entrare. Lo fece chiudendo la porta dietro di se.Si avvicinò e si sedette di lato sul letto.- Volevo scusarmi per questa mattina, non so cosa mi sia preso ma al vederti col tuo coso��. duro in mano ho subito pensato che stessi���. lo sai���� Poi quando gliel�ho raccontato mamma mi ha spiegato che voi maschietti vi svegliate veramente con il coso�� su, perché dovete andare al bagno. Scusami ancora -- Quindi sei andata subito a fare la spia a mamma? Grazie tante sorellina, pensa se gli raccontassi qualcosa io��� eh? -Arrossì, sapeva bene cosa intendevo. Fino a quel momento non avevo mai raccontato qualcosa di lei ai nostri genitori, per me era libera di fare ciò che voleva basta che non mi rompesse le scatole, e pensavo fosse lo stesso per lei. Ora scoprivo che aveva raccontato l�episodio del bagno e chissà cos�altro in precedenza. Mi stavo arrabbiando ancora con lei.- Perdonami &egrave che ��.. &egrave difficile per me dirlo���. Io t�invidio. -- Eh? Che stai dicendo? -Angela si aprì, mi raccontò di come, e l�avevo immaginato, sin da piccoli provasse rabbia e invidia nei miei confronti per le cure che mi dedicavano i nostri genitori e per questo mi avesse �tormentato� a ogni occasione.Mi parlò anche di come si sentiva, di come legasse con ...
    ... difficoltà con gli altri, di come si sentisse sola, del ragazzo che l�aveva lasciata due settimane prima acuendo la sua depressione. Mi narrò anche di come la conversazione con nostra madre al mattino le avesse aperto gli occhi sul suo problema di comunicazione con gli altri, del suo modo di porsi che le aveva fatto fraintendere la scena a cui aveva assistito al mattino (in cuor mio ringraziai che non fosse entrata trenta secondi più tardi) e accusarmi violentemente. Nostra madre, con la sua dolcezza, le aveva fatto comprendere il suo errore di base e mia sorella, che stupida non era, aveva deciso di mettere da parte i suoi risentimenti, consci e inconsci, per cambiare, cominciando dai suoi rapporti con me.- Non voglio che mio fratello mi odi -Concluse il suo lungo monologo.- Sciocchina, come posso odiarti, sei mia sorella, non ti sopporto quando fai la stronza ma���. ti voglio bene, tanto bene�. -Me la ritrovai tra le braccia, la testa appoggiata alla mia spalla.- Grazie Antonio, ti giuro che da oggi sarò diversa -Mi diede un bacio sulla guancia e uscì dalla mia stanza. Avrei voluto riflettere su quel che mi aveva detto, era una svolta epocale, ma si avvicinava l�ora dell�appuntamento e mai e poi mai avrei fatto attendere Adriana. Mi feci una doccia e uscii. Alle 16,45 ero sul luogo dell�appuntamento a attendere con impazienza.Adriana fu quasi puntuale, soli 10 minuti di ritardo. La vidi arrivare alla guida di un�utilitaria, fermarsi davanti a me e dirmi dal finestrino di ...
«12...789...25»