Lei, una mente perversa!
Data: 12/11/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: SICILIANDO, Fonte: Annunci69
... di un incontro più ti avvicini al momento più senti un po’ di fibrillazione, pensi con ansia alla possibilità di essere “beccato” in flagrante e questo ti frena ma non al punto da rinunciare. Il desiderio di trasgredire - andare oltre - ti fa continuare a camminare fino al luogo dell’incontro.
Non avevamo scambiato i numeri, ed era già l’ora dell’incontro. Vedevo qualche ragazza nel parco vicino ma nessuna sembrava essere lei(per quello che tramite skype con la luce buia di un appartamento si può mostrare). Aspettai un po’, fino quasi a credere non venisse più e poi decisi di aprire skype dal cellulare. Aveva già inviato qualche messaggio, era li anche lei ma non mi vedeva, era in un punto diverso del parco… non proprio davanti al bar dov’ero io. La raggiunsi dicendole dov’ero e di venirmi incontro.
Già da lontano avvicinandoci fu chiaro che la prima impressione avuta via cam era bene o male confermata… però notai subito una bella luce nei suoi occhi e delle labbra che invitavano ad approfittarsi di loro.
Dopo le prime battute per rompere il ghiaccio, capii che anche lei era tesa per i miei stessi motivi, mi disse di aver fatto esattamente il mio stesso ragionamento e scoppiammo a ridere facendo calare completamente la tensione. Iniziammo a parlare come due che si conoscono da anni. Eravamo più due amici di vecchia data che due possibili amanti. Il tempo trascorso insieme era talmente piacevole da essere già scaduto, dovevamo rientrare.
Lei fu molto evasiva su ...
... dove abitasse di preciso ma io le dissi liberamente dove lavoravo e quindi anche la strada che avrei fatto per tornare dal parco in ufficio. La vidi rossa in volto, stranamente a disagio, volevo proporre di fare la strada insieme ma qualcosa doveva averla turbata ed io non capivo cosa. Ci volle poco a rompere gli indugi perché lei mi prese in contropiede dandomi un saluto veloce sulla guancia quasi scappando via.
Trascorsi un paio di giorni, quando per me era chiaro che non ci saremmo rivisti o parlati online, ecco un altro messaggio:
D: Ciao, sei solo?
io: si, solo!
Ecco la chiamata, una chiamata skype ma senza cam stavolta.
Pochi minuti ed eravamo punto ed a capo, parlavamo come due che si conoscono da sempre.. come parlano due amiche che si raccontano i segreti. A dire il vero io ho sempre ispirato molto fiducia un po’ a tutti, alle donne in particolare, e lei non faceva eccezione. Fiducia ben riposta perché per me le confidenze degli altri sono sempre state sacre. Da proteggere oltre ogni costo.
Una frase tira l’altra e lei mi diede la conferma che avevo dedotto, non era scattata la scintilla fisica nonostante di testa ci fossimo presi molto. Così nei giorni successivi continuammo di tanto in tanto a chiamarci e raccontarci gli altri incontri che ci erano capitati.. finché un giorno mi arrivò la telefonata di mio cugino - che abita proprio al portone di fronte al mio ufficio - e per questo mi aveva chiesto di tenere da me un mazzo delle sue chiavi di casa ...