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Perchè sono bisex 1
Data: 13/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: intesacomplice
... ricopriva, sembrava ad ogni istante sempre più prossimo a esplodere. Ogni tanto lo guardavo e vedevo il suo viso impassibile, ma sentivo il suo piacere dentro la mia mano, lui di tanto in tanto ricambiava con un sorrisetto affettuoso il mio sguardo. All'inizio i miei sguardi erano impacciati ma, continuando in quella pratica che sempre più mi stava conquistando ed eccitando e reduce dall'esperienza vissuta poco tempo prima a casa sua, iniziai a guardarlo con eccitazione e quasi con ammirazione Con sguardi languidi e imploranti alla ricerca di nuovi piaceri. Il suo cazzo, pulsante dentro la mia mano che mi trasmetteva le pulsazioni delle venature che s’ingrossavano seguendo l’eccitazione provocata dalla masturbazione che gli stavo praticando, mi stava sempre più conquistando e mi guidava verso sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni meravigliose, mi stavo eccitando ed anch'io sentivo il mio piccolo cazzo irrigidirsi. Lui si accorse del mio ansimare, anche se molto flebile per non fare capire niente agli altri. L’ansimare si tramutò in un gemito quasi continuo; ero eccitatissimo e non vedevo l’ora di concludere quell'azione che mi stava sempre più infuocando. Lui allora allungò una mano e iniziò a toccarmi il cazzo e le palle. Ma le tolse subito, voleva solo una conferma della mia eccitazione, non era affatto sua intenzione ricambiare le mie attenzioni. Si riavvicinò al mio orecchio e mi disse: “Ti sta piacendo, noto che sei in tiro, bravo continua, se sei eccitato lo ...
... fai meglio. Continua mia puttanella” Anche stavolta l’essere definito puttanella non mi disturbò e anzi mi incitò ad essere più bravo nel segarlo e ad impegnarmi di più per dargli il massimo del piacere che potevo trasmettergli. Dopo circa venti minuti di masturbazione, venti minuti di pura ed estasiante eccitazione sentii che stava per esplodere, il suo cazzo mi trasmetteva forti vibrazioni, lo sentivo proprio vibrare sotto la mia mano ormai esperta, pulsava sempre più velocemente. Consapevole che stava sborrando, la foga e l’eccitazione mi consigliarono di abbassarmi, come a prendere qualcosa che era caduta, per bere da quel cazzo e godere della sborra che io avevo fatto uscire da quel meraviglioso uccello. Lui lo capì e spostò un po' il giacchettino per consentirmi di prenderlo in bocca. Ma non feci in tempo, quando appoggiai la mia bocca alla punta del suo cazzo aveva già iniziato a sborrare e il grosso era finito a terra, visto che lui aveva abbassato il cazzo verso terra per non sporcarsi il giacchettino che comunque un po' di sborra la prese. Sentii qualche zampillo o per meglio dire qualche goccia sulle mie labbra. Deluso per non essere riuscito ad introdurlo in bocca, prima che sborrasse, cercai, con uno scatto, di farlo entrare quanto più possibile per cercare di racimolare la sborra che era rimasta sia in punta che attorno all'asta. Ormai ne avevo proprio voglia. Lo introdussi tutto in bocca e lo leccai per un po’. Il tempo che mi era concesso era ovviamente ...