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L'indiana
Data: 15/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gran Guignol
Nota dell'autore Ogni riferimento a darti persone realmente esistite è puramente casuale. L'illusione della loro esistenza è un prodotto delle 21 lettere dell'alfabeto, e dei meccanismi narrativi, nonché delle cellule neuronali, che rendono possibile l'attività immaginativa. In sostanza nessuno si è fatto male davvero. Divertitevi o disgustatevi. In entrambi i casi ricordate che orrore e bellezza sono solo due facce della stessa medaglie. “Togliti i vestiti” La ragazza si sfila la casacca di daino. Ha il respiro affannoso e le mani che le tremano. Si volta. Un braccio fermo sui capezzoli. Con l'altro si sfila la gonna. Le sue gambe sono scure, come quelle degli apaches e snelle. I fianchi appena maturi. “Anche la biancheria intima. Levatela” “Non so… non sono brava a... fare queste cose...”, mormora con la voce rotta dalla vergogna e dal pianto. L'uomo si accende una sigaretta. Non vuole ripetersi. Sta aspettando. Il piacere è direttamente proporzionale all’attesa. Come la paura d'altronde, l'altra faccia della medaglia. “Quanti anni hai?” “Diciotto signore” “Dove hai imparato a parlare la lingua degli yankee?” “Da mio padre” “Tuo padre era uno yankee?” “No signore. Ma diceva che è la lingua del futuro.” “Molto saggio. Ma non ti tirerà fuori dai guai” Si versa da bere. Esita davanti al calice, le dita contro il vetro, come uno che se intende. “Hai un bel culo,” commenta senza guardarla, “come tutte le cagne apaches della tua razza. Pieno al punto giusto. Adoro frustare culi ...
... come tuoi. Scommetto che non sai che cosa nemmeno cosa si prova?” “Come? Io… no. La prego…” “Fa molto male te lo garantisco. Ed è proprio questo che lo rende così divertente. Almeno dal mio punto di vista. Più soffrite più godo. Che ci vuoi fare? Questa è la punizione per chi non obbedisce.” Trangugia un'altro sorso e fa schioccare le labbra. STLACK. “Ora voglio darti un'altra possibilità e ti ripeterò quello che devi fare. Ma tu ascolta bene perché non avrai una terza occasione. Voglio che ti levi i vestiti che hai addosso. Tutti. Compresa la biancheria intima. Poi voglio che ti volti e bada di non coprirsi mentre li fai. Perché questo lo considero un escamotage e gli escamotage equivalgono a una disobbedienza e le disobbedienza.... Ciaf Ciaf. Quando ti sarai voltata, voglio che appoggi le mani e la fronte su quel tavolo e ce le tieni così fino a quando io non decida che puoi staccarle. Tu che dici? son strato stato chiaro, orsetto che parla yankee?” Chiaro. Sì. La ragazza annuisce sempre più pallida in volto. Si sfila la biancheria intima. Appoggia le mani e fronte sulla scrivania, tremando come un uccellino nelle mani del cacciatore. “Brava, brava”, commenta l'uomo, tirando una boccata dal suo sigaro. “Vedo che hai capito e questo mi fa piacere. Ma ora viene la parte più difficile.” Si avvicina per esaminarla, con una mano le accarezza le cosce: l’indiana è ben piazzata, la sua pelle è levigata come quella dei giovani, i fianchi snelli e muscolosi; l’uomo le passa un dito ...